Come Risparmiare Tasse con il 730

Consigli su come risparmiare tasse con il 730.Nella mia “storia” ho aperto 3 partite IVA. Tutte chiuse in profitto tra l’altro. E se stai cercando soluzioni su come risparmiare tasse potresti intuire perché le ho chiuse. Alti costi, burocrazia insopportabile e, naturalmente, il fisco. Tasse, tasse, tasse. Equitalia. Commercialisti che, come noi, non sanno bene come agire. Equitalia ancora. Importi impossibili da calcolare preventivamente. Impossibilità da sapere quanto c’è da pagare con precisione a una data scadenza.

Se mi segui dall’inizio saprai che io odio lamentarmi. Qui su RisparmiAbili il motto è trova soluzioni per essere indipendente e non incaz…i contro il governo. Questo articolo è il modo con cui da “a debito” sono passato “a credito” con lo stato. E, come avrai intuito dal titolo, è rivolto a coloro che hanno un reddito da lavoratore dipendente.

A te, che tutti i giorni timbri il cartellino, voglio spiegare come, con poco sforzo una volta all’anno, puoi ottenere soldi indietro dallo stato facendo il 730. Anche per te che non svolgi attività di impresa lo stato prevede il rimborso di alcune spese. Rimborso che ti viene erogato come credito di imposta. Ma vediamo tutti i dettagli. Cosa è il 730? Dove lo puoi fare? Quanto aspettarti indietro? A che cosa devi stare attento?

Che cosa è il 730, perché farlo, come farlo

Il 730 è un modulo tramite il quale il lavoratori dipendenti e i pensionati italiani possono effettuare la propria dichiarazione dei redditi dell’anno precedente a quello in cui si effettua. Fare il 730 del 2016 significa dichiarare il reddito del 2015. Questo modello è stato ideato proprio per permettere il rimborso delle imposte alle categorie di lavoratori sopra citate.

Non ha, quantomeno tra gli intenti primari, la funzione di controllo del reddito come può avvenire per il modello unico (dichiarazione dei redditi di chi ha partita IVA ad esempio). Infatti pensionati e lavoratori dipendenti percepiscono un reddito al netto delle imposte pre calcolate per loro dal datore di lavoro o dallo stato nel caso dei pensionati.

Per questo l’esigenza di uno strumento di questo tipo. Il lavoratore ha la possibilità di compilare il 730, fare un ricalcolo delle imposte, inserire spese detraibili/deducibili sostenute per vivere, ottenere indietro una certa somma.

Dove fare il 730?

Il 730 può essere fatto in proprio (il famoso 730 pre-compilato) oppure è possibile compilarlo presso un CAF. Io, ad esempio, non sono ancora molto pratico e sto scegliendo la seconda opzione da un paio d’anni. La differenza è che il CAF assicura un calcolo corretto delle imposte da avere indietro. Sicurezza che nel mio caso ha un costo di circa 70 euro da pagare a ogni dichiarazione.

Quindi, nel mio caso, ogni anno entro luglio mi presento in un CAF, porto tutta la documentazione necessaria, chiedo di compilare il 730 e in pochi minuti mi viene comunicata la cifra che lo stato mi ridarà indietro con la busta paga di luglio. La documentazione necessaria comprende:

  • un documento di identità valido;
  • la tessera sanitaria / codice fiscale;
  • il CUD – dell’anno precedente alla dichiarazione – fornito dal datore di lavoro;
  • la dichiarazione dell’anno precedente (730, modello unico o niente);
  • le ricevute delle spese deducibili/detraibili sostenute nell’anno precedente alla dichiarazione (lista nel prossimo paragrafo).

Fine. Nessun altro problema. Nessuna legge da conoscere. Metti insieme la documentazione, vai al CAF e ti dicono quanti soldi lo stato ti deve. 🙂

Come risparmiare tasse e con quali spese

Entriamo nel vivo di come risparmiare tasse. Come anticipato sopra lo puoi fare facendoti rendere parte dei soldi che spendi per vivere. Ecco allora un elenco delle spese sui potrai far valere i tuoi diritti nel 2017. 😀

Rimborso spese mediche

Le voci di spesa più comuni nel 730 sono solitamente quelle relative alle spese mediche. Nel contesto del 730 le spese mediche sono svariate. Ecco quali ricevute devi portare con te con alcune indicazioni specifiche.

  • Scontrini per le spese effettuate in farmacia che devono indicare il codice fiscale.
  • Fatture, ricevute e tickets emessi in seguito a visite specialistiche.
  • Fatture e ricevute per interventi dal dentista.
  • Fatture e ricevute per occhiali da vista o lenti a contatto; qui è necessaria una certificazione che confermi che il prodotto è conforme a requisite della Comunità Europea.
  • Tickets ospedalieri.

Ci sono due cose da tenere in considerazione. Per avere diritto al rimborso di tali spese devi averne sostenute almeno 129,11 euro. Di tutto ciò che va oltre, infine, ti sarà rimborsato il 19%. Quindi se hai 300 euro di spese mediche avrai diritto a (300-129,11) x 19 ÷ 100 = 32,47 euro di rimborso.

Attenzione! Nel caso di sole 300 euro di spese mediche da portare al CAF l’operazione non sarebbe conveniente. Se il CAF costa 70 euro – come nel mio caso – e tu hai diritto a 32 euro di rimborso incorreresti in una perdita di 70 – 32 = 38 euro

Facendo due calcoli, se hai solo spese mediche, ti conviene fare il 730 solo se queste superano l’importo di 500 euro annuo.

Rimborso spese acquisto prima casa

Un’altra risposta a come risparmiare tasse viene dalle spese per l’acquisto della prima casa. Sia quando acquisti che mentre paghi il mutuo. Nel dettaglio puoi ottenere rimborsi su

  • interessi passivi pagati sulle rate del mutuo nel corso dell’anno precedente alla dichiarazione;
  • altre spese necessarie all’apertura del mutuo (es. notaio, perizie tecniche, ecc)

Anche per questa categoria di spesa ci sono delle limitazioni. In primis avrai diritto a un rimborso del 19% delle spese elencate sopra. Inoltre, quel 19%, sarà rimborsato su un importo massimo di 4.000 euro.

Quindi se hai spese uguali o maggiori a 4.000 euro ti saranno rimborsati 4.000 x 19 ÷ 100 = 760 euro. Se le spese sono minori di 4.000 euro avrai diritto a un rimborso del 19%.

Rimborso spese affitto

Altra dritta su come risparmiare tasse viene dalle spese relative all’affitto e/o all’affitto di case per studenti universitari. Per poter risparmiare dovrai essere intestatario di un contratto d’affitto 4+4, 3+2 o con cedolare secca. La legge in questo caso prevede degli importi fissi. Dovrai presentare il contratto di locazione e le ricevute di pagamento dell’affitto per avere diritto ai rimborsi.

  • 300 euro se hai un reddito inferiore a 15.493,71 euro ed un contratto per abitazione principale; diventano 150 euro se il reddito è tra 15.493,71 e 30.987,41 euro.
  • 495,80 euro se hai un reddito inferiore a 15.493,71 euro ed un contratto per abitazione principale con cedolare secca. diventano 247,90 euro se il tuo reddito è tra 15.493,71 e 30.987,41 euro.
  • 991,60 euro se hai tra 20 e 30 anni, il contratto è per un abitazione principale diversa da quella dei genitori e il tuo reddito è inferiore a 15.493,71 euro.
  • 991,60 euro se sei un lavoratore dipendente che prende residenza in un’altra regione per motivi di lavoro e hai un reddito inferiore a 15.493,71 euro; diventano 495,80 euro se il tuo reddito è tra 15.493,71 e 30.987,41 euro.

Nel caso di affitti specifici per studenti universitari fuori sede puoi risparmiare il 19% del costo dell’affitto fino ad un massimo di 2.633 euro.

Rimborso spese di istruzione

Vediamo ora come risparmiare tasse con le spese di istruzione. Con spese di istruzione, nel contesto del 730, si intendono spese per l’asilo nido (ma non la scuola materna), per le scuole superiori e per l’università.

  • Nel caso dell’asilo nido puoi risparmiare il 19% delle spese su un massimo di 632 euro. Quindi il risparmio massimo ammonta a 632 x 19 ÷ 100 = 120 euro. Basta presentare le ricevute ottenute dall’asilo nido al momento della dichiarazione.
  • Nel caso delle scuole superiori si porta in detrazione il 19% delle spese su un massimale di 400 euro. Il totale rimborso ottenibile è quindi 400 x 19 ÷ 100 = 76 euro.
  • Nel caso dell’università si porta in detrazione il 19% delle spese con massimali che variano in base al tipo di facoltà, al fatto che l’università sia pubblica o privata e alla sede universitaria. Ad esempio per un figlio che studia medicina nel nord italia in una università statale si ha diritto a un rimborso massimo di 3.700 x 19 ÷ 100 = 703 euro. Per un figlio che studia filosofia al sud sempre in una università statale 1.500 x 19 ÷ 100 = 285 euro.

Puoi trovare maggiori dettagli su come risparmiare tasse con le spese di istruzione in questo articolo.

Come risparmiare tasse con le spese veterinarie

Se hai animali per ragioni domestiche o sportive hai diritto a un rimborso con il 730 per le spese veterinarie sostenute. Anche in questo caso c’è un limite massimo: 387,34 euro. La percentuale di rimborso è sempre la stessa: il 19%. L’importo massimo che puoi ottenere come rimborso è quindi 387,34 x 19 ÷ 100 = 73,59 euro.

Sono escluse da questa modalità di rimborso le spese veterinarie per animali destinati all’allevamento, alla riproduzione o al consumo alimentare.

Altre spese

Quelle che ho spiegato sopra in dettaglio sono le spese più comuni. Se vuoi sapere come risparmiare tasse con altre tipologie di spesa puoi dare un’occhiata alla lista sotto.

  • Contributi previdenziali complementari, come ad esempio un investimento in un fondo pensione.
  • Spese di ristrutturazione dell’abitazione principale.
  • Spese per la riqualificazione energetica.
  • Spese per l’acquisto di veicoli per disabili e per l’assistenza di persone non autosufficienti.
  • Spese funebri.
  • Spese per attività sportive per ragazzi.
  • Spese relative ai contributi per gli addetti ai servizi domestici familiari (es. una badante).
  • Spese per il pagamento del premio su una assicurazione vita.
  • Spese relative all’assegno per l’ex coniuge.
  • Spese per il sostegno di istituti religiosi, movimenti, partiti politici.

Come ti vengono rimborsati i soldi e possibili problemi da gestire

Ora sai come risparmiare tasse con il 730 e magari hai già trovato un CAF vicino casa dove potresti andare. Ma chi ti darà i soldi indietro? Ci sono rischi o fregature a fare questo benedetto 730? Devi tenere a mente i punti sotto per evitare sorprese.

  1. Attenzione ai costi del CAF. Prima di fare il 730, prendi le ricevute che hai e fai due conti con le informazioni che ti ho dato sopra. Il costo del CAF è minore del rimborso a cui ho diritto? Se la risposta è SI corri a fare il 730. Altrimenti stai spendendo e non risparmiando!
  2. I soldi li rimborsa il datore di lavoro. Se al punto #1 hai confermato che ti conviene, al termine del conteggio, il CAF ti dirà esattamente la cifra che ti sarà rimborsata. Questa ti sarà corrisposta dal datore di lavoro con la busta paga del mese di luglio (quindi ad agosto).
  3. Occhio alla rateizzazione del rimborso. Il datore di lavoro, per vari motivi, ha diritto a rateizzare mensilmente la restituzione del credito d’imposta derivante dal 730. È bene quindi informarsi sulle modalità di questa rateizzazione per non rimanere delusi aspettando magari un unico rimborso.

Bene. Non ti resta ora che preparare la tua cartellina piena di documentazione e recarti al CAF per avere indietro quel che ti spetta. 😀

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