Imparare a Risparmiare con l’Analisi delle Spese

L’analisi delle spese personali è una delle arti che ti permette di imparare a risparmiare. Per essere più ottimisti è il primo passo per costruire il proprio capitale e iniziare a pensare a come diventare ricco. Non è uno slogan. È pura e semplice verità. La ricchezza infatti – come insegnano le storie sugli uomini più ricchi del mondo – si costruisce spendendo il meno possibile e facendo affari in modo intelligente. In questa sede però voglio limitare i contenuti al concetto di risparmio e ritornare sull’argomento dell’analisi delle spese personali. Ti ho già parlato di questo argomento nell’articolo su come risparmiare soldi con l’analisi delle spese.

In questo articolo approfondirò i concetti espressi nel link appena segnalato. Vorrei infatti mostrati alcuni esempi concreti sui temi più caldi trattati in passato. In particolare ti mostrerò come classifico le spese, come controllo dove sto spendendo più soldi in assoluto, come agisco per rinunciare mese per mese a qualcosa. Ad una prima occhiata ti potrà sembrare un lavoro oneroso e troppo meticoloso. In realtà si rivelerà un gioco piacevole da svolgere una sola volta al mese e da cui otterrai risultati incredibili se lo pratichi con costanza.

Leggi quindi attentamente quello che sto per riportarti e prova ad applicarlo il prima possibile. Il bello di questo metodo è che, in teoria, ti bastano estratto conto, carta, penna e calcolatrice per fare tutto. Anche se io preferisco utilizzare computer e foglio di calcolo. 😉

Dove spendi i tuoi soldi

Il primo passo per imparare a risparmiare è quello di rivedere attentamente dove spendi i tuoi soldi. Ognuno conduce un certo stile di vita in base a dove lavora, che lavoro fa, dove vive, com’è composto il nucleo familiare. L’unico modo per venirne a capo, quindi, è quello di rivedere le proprie spese al termine di ogni mese.

A meno che tu non conduca uno stile di vita molto particolare, le tue entrate arriveranno tramite un conto corrente. Di conseguenza anche le tue uscite saranno operazioni che partiranno dal tuo conto corrente. Se spendi con un bancomat vedrai nel tuo estratto conto la relativa spesa. Se prelevi contanti sarà presente data del prelievo e importo. Quello che devi fare quindi è prendere il tuo estratto conto e iniziare a dargli un’occhiata.

Lo scenario che probabilmente ti si presenterà davanti è più o meno quello riportato dall’immagine qua sotto. Da un lato avrai delle spese ben definite pagate con bancomat/carta. Dall’altro avrai i prelievi di contante con cui affronti spese che per un qualsiasi motivo non puoi pagare con carta.

Imparare a risparmiare analizzando l'estratto conto

Raggruppare le spese

Ora che hai i tuoi conti sott’occhio devi capire su quali conti agire. È inutile valutare singola voce per singola voce promettendo di non spendere più soldi per essa. È un’informazione inutile. Quello che ti serve è raggruppare le spese simili tra loro, categorizzarle, fare mente locale a dove spendi la maggior parte dei tuoi soldi e trovare una soluzione per spendere sempre meno o addirittura annullare del tutto certe spese.

Ritornando al tuo estratto conto devi quindi andare voce per voce ed assegnare ad ognuna una categoria. Esempio, il conto di un ristorante può rientrare nella categoria Mangiare Fuori, le bollette della luce nella categoria Consumi Casa, i prelievi bancomat nella categoria Contanti e così via.

In questo modo potrai calcolare la somma delle spese per categoria. Questo è il secondo passo da svolgere per imparare a risparmiare.

Voci di spesa più elevate

Ora che hai familiarizzato con le tue categorie di spesa e hai capito quali sono le più onerose è arrivato il momento di capire cosa tagliare. Devi ragionare a piccoli passi. Non pensare di tagliare su tutto e risparmiare migliaia di euro all’anno. Agisci per apportare piccoli tagli alle spese, tagli mirati, che comportano il minimo sforzo e che non stravolgono le tue abitudini.

Io agisco così. Partendo dalla categoria con il più alto valore di spesa procedo riga per riga e mi domando che cosa posso tagliare. E dopo un anno di tagli ecco i tagli più significativi che ho messo in atto.

  • Sigarette: -50 euro al mese, -600 euro all’anno.
  • Benzina: -100 euro al mese, -1.200 euro all’anno.
  • Contanti per spese varie: -100 euro al mese, -1.200 euro all’anno.
  • Abbonamento smartphone: -29 euro al mese, -348 euro all’anno.

In totale oltre 3.000 euro all’anno di risparmio soltanto visualizzando le spese e domandandomi come poter tagliare. Ho scritto decine di articoli su come risparmiare soldi per le categorie sopra citate. Ti potrà sembrare banale ma il risparmio è per il 50% analisi e per il 50% farsi un po’ il lavaggio del cervello per togliere un po’ alla volta.

Prima di fare mente locale a tutto ciò il mio risparmio era zero!

I frutti della strategia su come imparare a risparmiare

Ok 100 euro qua ok 100 euro la. Ma su un periodo un po’ più lungo e considerando qualche colpo di testa la strategia funziona? La mia risposta è si. E a sostegno della mia risposta ti riporto il grafico qua sotto.

Percentuale di risparmio sulle entrate mensili.

Ho iniziato a mettere da parte qualcosa tutti i mesi all’inizio del 2016. Come puoi vedere dal grafico ho iniziato risparmiando circa il 20% delle mie entrate nei primi mesi per arrivare ad una media attuale di circa il 50%. In sostanza ho raddoppiato i risparmi.

Ma ti dirò di più. Non sono nemmeno troppo bravo! Ho ancora alcune voci di spesa di cui posso fare tranquillamente a meno e di cui ancora non riesco a liberarmi. Con poco sforzo posso fare ancora meglio. E la spirale che si è venuta a creare nella mia testa, sono sicuro, col tempo mi porterà a fare scelte ancora più drastiche. E fidati che ti terrò al corrente anche delle mie pazzie quando diventeranno realtà.

I problemi di imparare a risparmiare

Imparare a risparmiare e lanciarsi nella pratica del controllo delle proprie spese presenta dei problemi, delle sfide, degli ostacoli che si presentano non appena inizi ad essere costante. Lo sto provando sulla mia pelle a distanza di 2 anni.

Per concludere, ecco i tre principali problemi che potresti affrontare.

Cambio del tuo stile di vita

Iniziare a risparmiare in modo spinto ti porta a cambiare il tuo stile di vita. La società moderna è impostata sul consumo e, quindi, sei abituato fin dalla nascita a consumare cose che non ti servono. Inoltre nessuno ti educa a consumare in modo ottimale (vedi il cibo).

Quando inizi a tagliarle diventi diverso da chi vive con te. Tua moglie, i tuoi figli, i tuoi genitori continueranno a vivere in modo tradizionale e questo ti creerà delle difficoltà nel risparmiare. Sarai sempre tentato a spendere di più di quello che avevi preventivato.

Non vivere fuori dalla società

Condividere il tempo con amici e conoscenti si traduce spesso in spese. Cene fuori, aperitivi, un drink, un visita da qualche parte, spostamenti in auto, eccetera.

Se decidi di ridurre le spese dovrai rinunciare spesso a tutte queste cose. Ma vivere fuori dalla società è sbagliato quindi dovrai essere bravo a trovare un compromesso tra il tuo budget e il mantenere rapporti con le altre persone. Questa è una pratica che richiede esercizio e determinazione. Non tutti, infatti, capiranno le tue scelte.

Lo shopping come diversivo

Per imparare a risparmiare dovrai tenere a bada la tua voglia di shopping quando non hai niente da fare. Comprare quella agenda, quel libro, quell’oggetto visto in vetrina sono tutti ragionamenti che devono scomparire dalla tua mente.

Molto meglio dedicare una piccolissima parte dei risparmi mensili a un “fondo acquisti” dove attingere quando magari vuoi concederti qualcosa. Io per un periodo l’ho fatto. Poi ho smesso perché arrivato a un certo punto non avevo più bisogno di fare acquisti come diversivo.

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