Fino ad oggi ti ho parlato di come fare business online in modo un po’ amatoriale. Sicuramente uno degli aspetti più avvincenti è che l’online ti permette di tirare su un’attività partendo da solo, con pochi mezzi e anche un budget marketing zero. Ma la vera potenza viene fuori se la tua idea imprenditoriale è già avviata ed hai soldi da spendere per l’attuazione di un piano di web marketing. Questo se ben architettato ti permette di attirare potenziali clienti, farli diventare tali (conversione) e aumentare il fatturato. E ti assicuro, perché lo faccio di mestiere, che è molto più semplice di quel che sembra.
Al dilà delle mode – una su tutte i social networks! – c’è un modo ben preciso, consolidato e redditizio di spendere soldi in web marketing. I vari consulenti, esperti e strateghi ti proporranno di tutto pur di venderti i loro servizi. Ma la realtà dei fatti è che sono poche le cose che veramente funzionano e sulle quali dovresti investire dei soldi per far decollare il tuo business. Di questo voglio parlarti in questo articolo diviso in due puntante.
In questa prima parte ti farò una panoramica generale di come strutturare il piano. Definizione degli obiettivi, lista ad alto livello dei canali di web marketing da presidiare e di quelli secondari da prendere in considerazione se avanza budget. Nel secondo articolo mi soffermerò più in dettaglio sui singoli canali.
Definire gli obiettivi del piano di web marketing
La primissima cosa che devi fare è definire che cosa vuoi raggiungere con il piano di web marketing. Stai aprendo un e-commerce e vuoi vendere prodotti fisici tramite internet? Hai creato una app e vuoi farla scaricare ad utenti che pagheranno un servizio? Vuoi richieste di preventivo? O semplicemente vuoi dare visibilità al tuo nuovo marchio?
È fondamentale che tu stabilisca chiaramente che cosa vuoi ottenere. Non è obbligatorio fissare uno ed un solo obiettivo. Ne puoi fissare anche due. Ad esempio, potresti voler vendere prodotti fisici (aumento fatturato) ma anche dare visibilità al tuo marchio (branding).
Altra cosa importante. Mettere nero su bianco qual è il tuo target. Il tuo piano è per i consumatori finali (B2C) o per aziende (B2B)? E se devi agire in ambito B2B ti rivolgi a uomini o donne? Di che età? Devi, in sostanza, stabilire chiaramente chi sono i tuoi potenziali clienti.
Fissati questi concetti sarà molto più facile impostare operativamente il tutto. È inutile allocare budget su un canale se non è un canale dove il tuo target chiaramente non c’è. Ad esempio, se vuoi vendere abbigliamento in ambito B2B è inutile provare a farlo con una pagina Facebook. Sarebbero tempo e soldi buttati via.
I canali da presidiare
Non appena definiti gli obiettivi del tuo piano di web marketing arriva il momento di vagliare tutti i canali esistenti per capire come puoi sfruttarli e arrivare al risultato. Te ne parlerò qui ad alto livello per poi approfondirli nella parte 2 di questo articolo in programma per la prossima settimana.
I canali “primari” che funzionano sono i seguenti.
- SEO. Il primo canale sono i motori di ricerca nell’area dei risultati non a pagamento. Per ottenere visibilità per le giuste ricerche fatte da potenziali clienti devi rispettare delle linee guida tecniche sul tuo sito, produrre contenuti di qualità e mantenere relazioni con il mercato di riferimento. È un canale da presidiare a prescindere dai tuoi obiettivi perché tutti utilizzano i motori di ricerca.
- AdWords. È la piattaforma pubblicitaria di Google. Ti permette di pubblicare annunci e promuovere prodotti, servizi, marchi pagando per click e/o per visualizzazioni degli annunci. Puoi utilizzare AdWords in modi molto differenti in base agli obiettivi del tuo piano.
- Affiliazioni. Con i programmi di affiliazione puoi pubblicare annunci pubblicitari su siti a tema con il tuo e pagare solo se raggiungi l’obiettivo prefissato (es. vendere un prodotto) con una percentuale sulle vendite e/o una quota fissa. Esistono molti network di affiliazione e sono un ottimo strumento, soprattutto all’inizio, per ottenere un ritorno nel breve periodo.
- Facebook Ads. Puoi promuovere il tuo sito web e/o la tua pagina FB tramite inserzioni sponsorizzate. Questo canale si presta bene per fare attività di promozione del marchio ma anche per cosiddetto retargeting o remarketing concetto che approfondirò nella seconda parte (prossimo articolo).
Questi sono i vincitori assoluti quando si parla di web marketing. Il tuo budget dovrebbe essere destinato prima di tutto a questi canali. Poi, eventualmente, anche su altro. Le possibilità infatti non finiscono qua e le trovi nel prossimo paragrafo.
I canali di tendenza
Oltre ai canali primari di cui ti ho parlato sopra ci sono quelli che io chiamo canali di tendenza. Sono quelli che agenzie, consulenti e blogger ti consigliano di presidiare, perché sono importanti, e bla bla bla.
La realtà dei fatti è che se i primari sono mezzi consolidati questi lo sono un po’ meno e non è detto che funzionino su tutti i settori. Sotto trovi l’elenco di questi.
- Pagina Facebook. Tutti ti consiglieranno di mettere su una pagina FB per il tuo business. Ma a che scopo? Come ti aspetti di interagire con i tuoi clienti o potenziali tali? Questo è un canale che funziona solo in certi ambiti e difficilmente è adatto per acquisire clienti direttamente. Piuttosto puoi usarlo per promuovere il tuo brand ma devi saperci davvero fare per renderlo profittevole.
- Instagram. È un canale molto chiacchierato ultimamente. Tuttavia se non operi in un settore in cui foto e immagini sono molto importanti (es. abbigliamento) è un canale che puoi tranquillamente lasciar perdere.
- Canale YouTube. Il mondo dei video è molto interessante, richiede grandi sforzi, ma se operi in un settore in cui l’aspetto pratico è interessante potresti prenderlo in considerazione (es. il fai da te). YouTube funziona se mostri come utilizzare i tuoi prodotti tramite video-tutorial, dimostrazioni o facendo vedere i dettagli di quello che vendi.
In generale questi canali “secondari” e di tendenza sono da prendersi in considerazione se hai molto budget e se hai presidiato i canali più importanti ovvero quelli di cui al paragrafo precedente. Inutile investire in un canale YouTube se hai pochi soldi, toglieresti budget magari ad una campagna su Google Shopping (AdWords) che per un e-commerce genera più rendimento.
Conclusioni prima parte
La prima parte di questo articolo giunge al termine. Nella seconda ti mostrerò un po’ più in dettaglio i canali da presidiare e i canali secondari chiarendo come utilizzarli, quali sono le attività richieste, i costi minimi e per quali obiettivi sono funzionali.
Quello che dovresti aver chiaro da questa prima parte è che per creare un piano di web marketing devi iniziare con:
- obiettivi, ovvero definire chiaramente che cosa vuoi ottenere con le attività di marketing;
- canali primari, ovvero iniziare a capire come presidiare i canali migliori in funzione degli obiettivi;
- canali secondari, ovvero decidere se destinare parte degli investimenti a canali meno performanti direttamente ma comunque utili in certi contesti a dare visibilità al brand.
Iniziando con questi tre punti prima di tutto chiarirai a te stesso che cosa stai facendo. In seguito, potrai dedicarti all’attività un po’ più operativa ovvero buttare giù, nero su bianco, il piano di web marketing con attività, budget necessario, risorse necessarie, tempistiche.
L’errore che fanno in molti infatti è avere un approccio creativo alla pianificazione per poi spendere decine di migliaia di euro (se non centinaia o milioni) senza aver chiaro che cosa devono ottenere. In sostanza giocano a fare i pubblicitari.