Cos’è un Portafoglio Titoli: Basi ed Esempi

Tre esempi su che cos'è un portafoglio titoli e come simularlo.Se hai iniziato da poco a interessarti di finanza o se, da principiante in materia, hai iniziato a leggere i miei articoli qui su RisparmiAbili avrai trovato la parola portafoglio già diverse volte. Pensavo a questa cosa tempo fa. Ed ho quindi deciso che un articolo su cos’è un portafoglio titoli potrebbe esserti d’aiuto per accrescere la tua cultura finanziaria. Infatti, quando mi sono avvicinato alla materia non ho fatto altro che simulare la costruzione di un portafoglio titoli senza sapere che era costituito dall’insieme delle attività finanziarie che simulavo.

In questo articolo ti spigherò cos’è un portafoglio titoli analizzando la sua definizione. Poi ti mostrerò tre esempi di portafoglio: a basso, medio ed alto rischio. Infine ti citerò alcuni strumenti gratuiti e utili a simulare – con denaro virtuale – la costruzione di un portafoglio.

In particolare, questo ultimo aspetto (la simulazione), è fondamentale per imparare a investire. Un principiante non dovrebbe mai iniziare con soldi veri. Piuttosto dovrebbe familiarizzare con le varie asset class tramite conti demo e strumenti gratuiti. Provare le varie strategie per molto tempo. E solo dopo un po’ iniziare a costruire un portafoglio con denaro vero.

Cos’è un portafoglio titoli: definizione

Per spiegarti cos’è un portafoglio titoli vorrei partire dalla sua definizione (fonte) e poi analizzare parola per parola:

Rappresenta l’insieme di diverse attività detenute da un investitore.

Secondo la definizione data da Borsa Italiana, un portafoglio, rappresenta l’insieme di diverse attività. Per attività in questo caso si intendono attività finanziarie e quindi liquidità in c/c, depositi, azioni, obbligazioni, etf, valuta straniera, materie prime e compagnia bella.

Inoltre, sempre secondo la definizione, tali attività sono detenute da un investitore. Quindi una persona che detiene uno o più titoli è a tutti gli effetti possessore di un portafoglio titoli.

Come puoi facilmente intuire quindi il portafoglio non è un conto, non si “apre” tramite un operatore finanziario, non esiste fisicamente. È soltanto un nome per chiamare l’insieme degli investimenti di cui si è in possesso. Diciamo che l’insieme degli investimenti sui mercati finanziari è un portafoglio titoli.

Un portafoglio titoli, tuttavia, può essere anche composto da più portafogli. Se ad esempio affidi il tuo capitale a due consulenti diversi, ognuno di loro investirà tale capitale per te in un portafoglio titoli. I due portafogli gestiti saranno ciò che per te costituisce il tuo portafoglio. Giri di parole a parte è un concetto molto semplice. 🙂

Portafoglio basso rischio

Voglio ora mostrarti alcuni esempi di portafoglio titoli. E lo farò prendendo in considerazione il rischio delle varie asset class che lo compongono. Inizio subito con un esempio di portafoglio a basso rischio. Un portafoglio a basso rischio è composto da asset finanziari che, solitamente, generano un rendimento non troppo elevato a fronte di un basso rischio di intaccare il capitale.

Un portafoglio a basso rischio potrebbe essere il seguente ed è adatto a chi inizia.

  • Liquidità 25%. Un quarto del capitale lo si tiene liquido in un conto deposito magari vincolandolo almeno per 12 mesi. Il rientro del capitale e un rendimento (1% circa netto) sono garantiti almeno che la banca non fallisca. In caso di fallimento se il valore del deposito è minore di 100.000 entra in gioco il FITD a copertura e quindi il capitale non sarebbe perso.
  • Obbligazionario 65%. Gran parte del capitale va in obbligazioni possibilmente in un ETF obbligazionario. Considerando che i titoli di stato non rendono praticamente niente si potrebbe pensare di destinare questa quota a un ETF di obbligazioni investiment grade (alto rating) e in euro per evitare il rischio di cambio. Il capitale non è garantito ma il rischio di incorrere in perdite eccessivamente elevate non è così probabile (vedi articolo su cosa sono gli ETF).
  • Azionario 10%. Un decimo del capitale va invece in attività un po’ più rischiose come le azioni. Anche in questo caso, possibilmente, in un ETF azionario. Ancora per evitare il rischio cambio sarebbe prudente puntare su azioni europee.

Seguono ora esempi di portafogli un po’ più rischiosi. 😉

Portafoglio a medio rischio

Ecco invece un esempio di portafoglio a medio rischio. È un portafoglio meno prudente dove il peso della liquidità e dell’obbligazionario è minore a vantaggio delle azioni che, sebbene siano più rischiose, potrebbero generare un rendimento più alto.

  • Liquidità 15%. Una piccola quota di depositi è comunque presente per tenere il rischio basso vista la rilevanza dell’azionario (vedi sotto).
  • Obbligazionario 50%. L’obbligazionario rimane la quota più rilevante e, consiglio, sempre in ETF. Si potrebbe pensare anche di suddividere in 30% ETF bond investiment grade e 20% ETF obbligazioni alto rendimento alla ricerca di un rendimento maggiore e aumentando un po’ il rischio.
  • Azionario 35%. L’azionario è ora parte integrante del portafoglio a cui viene destinato circa un terzo del capitale. Il rischio è più alto per questo motivo.

Questo portafoglio è adatto a chi ha già magari investito in modo prudente e ora vuole alzare l’asticella del rischio per ottenere un po’ più di rendimento.

Portafoglio ad alto rischio

Concludo con l’ultimo esempio di portafoglio. Ti mostro ora uno dei possibili portafogli ad alto rischio. La liquidità ha un peso ancora più basso, le azioni uno più alto e si introduce l’oro fisico tra gli asset in cui investire. È un portafoglio adatto a chi ha un capitale sostanzioso e vuole investirlo per un periodo medio-lungo.

  • Liquidità 5%. Questa piccola quota di liquidità serve più a “modellare” le % che seguono. In casi di storno del mercato si potrebbe usarla per aprire nuove posizioni a prezzi vantaggiosi.
  • Obbligazionario 30%. L’obbligazionario perde peso a vantaggio dell’azionario e dell’oro. Rimane comunque con un peso di un terzo del portafoglio. Si suggerisce di rimanere su ETF.
  • Azionario 50%. Metà del capitale è investito in azioni, o meglio, in ETF azionari. Si potrebbe pensare di investire un 30% in azioni top dividend EUR e un 20% su azioni americane introducendo però il rischio di cambio.
  • Oro fisico 10%. Un decimo del capitale è su oro fisico per diversificare ulteriormente il portafoglio.

Con un capitale inferiore ai 75.000 euro questo portafoglio non ha alcun senso. Meglio puntare su una strategia a basso o medio rischio.

Strumenti per simulare un portafoglio

Per completezza nello spiegare cos’è un portafoglio titoli voglio suggerirti un paio di strumenti gratuiti su cui fare pratica. Tramite questi strumenti puoi simulare la costruzione di portafogli come quelli che ti ho descritto sopra e vedere come performano. Sono stati gli strumenti su cui mi sono fatto le ossa.

  1. Google Finance. Su questo strumento puoi costruire un vero e proprio portafoglio titoli simulando anche il flusso di denaro. Aggiungi i titoli, specifichi quanto vuoi investire e lo strumento ti tiene traccia dei prezzi, dei dividendi e quant’altro ruoti attorno a quei titoli. È il top se vuoi simulare i portafogli sopra.
  2. Investing.com. Ti permette di creare una watchlist di titoli offrendoti informazioni su quanto rendono, offrendoti grafici e ultime notizie. È più adatto a tenere sotto controllo un’insieme di titoli che a simulare un portafoglio. Ma in certi casi per simulare basta questo.

Ti consiglio di fare un uso intensivo di questi strumenti prima di investire anche solo un euro. Inutile iniziare con il fai-da-te se non hai simulato almeno per un paio d’anni la gestione di un portafoglio.

Conclusioni

Congratulazioni. Sei arrivato alla fine di questo articolo su cos’è un portafoglio titoli. Spero che gli spunti e gli esempi proposti ti siano d’aiuto per iniziare a simulare strategie di investimento con la tua testa.

Se hai notato non ho parlato di trading, di forex, di analisi dei grafici. Non credo molto in questo modo di operare adatto più alla speculazione che all’investimento. Il portafoglio titoli diventerà una parte integrante del tuo patrimonio.

Ma, appunto, prima di avere un portafoglio ci vuole un patrimonio. E il patrimonio lo si costruisce con il risparmio e con il crearsi entrate siano esse attive e/o passive. Questo non dimenticarlo mai. 😉

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