Cosa sono gli ETF e Quali sono i Rischi

Cosa sono gli ETF e quali sono i rischi principali.Nei primi articoli su come far fruttare soldi ti ho parlato di cosa sono le obbligazioni e di cosa sono le azioni, di come si può guadagnare con esse, di quali sono i rischi. Se sei un principiante che si sta avvicinando per la prima volta ai mercati finanziari ti consiglio di leggere attentamente questo articolo in cui ti parlerò di cosa sono gli ETF, acronimo di Exchange Traded Fund. Per dare una prima definizione, gli ETF sono un pacchetto di titoli scambiati in borsa. Questi prodotti, nella loro variante più semplice, sono meno rischiosi di un singolo titolo azionario o obbligazionario.

Perché? Come ho appena scritto si tratta di un insieme di titoli. Questa caratteristica rende l’ETF un prodotto diversificato per natura e, quindi, meno rischioso di un singolo titolo.

Inoltre un ETF non può fallire. Il patrimonio è separato rispetto a quello della società che lo gestisce. Se questa fallisce non può toccare i soldi versati degli investitori. Tali soldi, fisicamente, risiedono in una banca detta depositaria. Certo, in caso di fallimento emittente, non ti verranno a portare i soldi a casa ma hai il diritto di recuperarli. Nel caso di fallimento dell’emittente di un’azione o un obbligazione, invece, perdi tutto il tuo capitale.

Nelle prossime righe cercherò di spiegarti cosa sono gli ETF riportandoti l’esperienza del mio ultimo acquisto sui mercati. L’ETF Euro Stoxx Select Dividend 30 TRN (ISIN: IE00B0M62S72).

Caratteristiche di un ETF

Comprando un’obbligazione diventi creditore di un ente. Comprando un’azione finanzi una società per azioni diventandone azionista.

Invece con un ETF che cosa stai comprando? Da chi lo stai comprando? Come ci guadagnerai? Per spiegarti cosa sono gli ETF voglio provare a dare una risposta a queste domande.

Cosa stai comprando? Un paniere di titoli

Come ti ho già detto con un ETF stai comprando un insieme di titoli. Ma come vengono selezionati questi titoli? La risposta è che un Exchange Traded Fund replica l’andamento di un indice. L’indice di riferimento di un ETF è chiamato benchmark.

Ad esempio con l’Euro Stoxx Select Dividend 30 TRN – il titolo citato in apertura – ho investito su un indice composto dalle 30 aziende con il più alto dividend yield dell’eurozona. Quindi il titolo in mio possesso non è altro che una replica quotata in borsa di questo indice. Nel mio caso nella borsa di Milano.

Avevo 3.000 euro per fare questo investimento. Con tale cifra non avrei mai potuto investire su 30 aziende diverse perché avrei speso centinaia di euro di commissioni. In questo modo ho investito su 30 aziende spendendo poco meno di 10 € di commissioni. Grazie agli ETF ho diversificato spendendo poco.

Da chi lo stai comprando? Il gestore del fondo

Replicando un indice, il gestore del fondo, non ha bisogno di competenze speciali per mantenere allineata la quotazione con l’andamento dell’indice. Il suo operato si limita, appunto, a mantenere un allineamento rispetto al paniere dei titoli che compongono l’indice.

Questa lista di titoli può variare nel tempo e il gestore deve fare attività di compravendita in modo da continuare a rispecchiare l’indice. L’attività di compravendita ha tempi tecnici e implicazioni varie per cui, talvolta, è impossibile replicare l’indice con il 100% della precisione. Ad esempio, nel prospetto dell’ETF Euro Stoxx Select Dividend 30 TRN, viene dichiarato uno scostamento previsto dello 0,5% rispetto all’indice di riferimento. Ci sono titoli che arrivano anche all’1,5% / 2% di scostamento.

La gestione passiva implica un costo, il cosiddetto costo di gestione. Questo viene calcolato e addebitato su base giornaliera ma è inglobato nel prezzo del titolo. L’investitore non dovrà sborsare niente di più. Sempre in riferimento all’ETF d’esempio, il costo di gestione dello 0,40% annuo. Significa che ogni giorno il valore del titolo viene diminuito dello 0,001% senza che io debba fare niente. Ma è comunque un costo.

Come ci guadagnerai? Differenziale di prezzo e cedole/dividendi

Veniamo al dunque così posso spiegarti come fai a guadagnare con gli ETF. Prima di tutto, come per le azioni e le obbligazioni, puoi guadagnare dalla compravendita del titolo. Ad esempio, compri 100 quote del titolo a 10€ e le rivendi, se l’indice di riferimento sale, a 12€. Hai speso 1.000 € per incassarne 1.200 e guadagnare 200 € lordi dall’operazione.

Ma, essendo l’ETF un paniere di titoli, guadagni anche dalle cedole/dividendi che tali titoli staccano. Qui si aprono due scenari.

  • ETF ad accumulazione. Dal titolo non riceverai nessuna cedola in contanti, ma queste saranno re-investite. È una buona scelta se hai un capitale basso da investire per un lungo periodo. Re-investire le cedole significa ottenere rendimenti maggiori nel tempo per effetto dell’interesse composto.
  • ETF a distribuzione. Il titolo ti pagherà una cedola periodica esattamente come un’azione o un’obbligazione. È una buona opzione se vuoi ottenere una rendita periodica dal tuo capitale senza re-investirla.

Il titolo preso come esempio in questo articolo distribuisce la cedola trimestralmente. Quindi ogni tre mesi mi viene bonificato sul conto corrente d’appoggio al conto titoli il dividendo in base a quanto calcolato dall’emittente.

La rendita degli ultimi 12 mesi è stata del 3,38% rispetto al prezzo d’acquisto. È tanto? Poco? Prendendo i tassi di riferimento della mia banca un conto deposito libero avrebbe reso lo 0,56%, un semi-vincolato lo 0,78% un vincolato a 12 mesi l’1,07%. Un BTP (titolo di stato italiano) a 1 anno ha rendimenti in negativo (-0,3% circa).

Direi che il rischio che mi sono preso è stato sufficientemente remunerato.

Rischi di un ETF

Ho chiuso il paragrafo precedente parlando di rischio. Ho detto in apertura che un ETF è meno rischioso di un’azione. Tuttavia può comunque essere uno strumento delle elevate insidie.

Per essere chiaro su cosa sono gli ETF voglio quindi spiegarti in dettaglio quali sono i principali rischi collegati a questo tipo di titoli.

Il sottostante

Il primo tipo di rischio è dato dalla composizione del prodotto che stai acquistando (il sottostante). Per quanto mi riguarda valuto il sottostante da due punti di vista.

  • ETF classici. Sono un normale paniere di prodotti finanziari. Possono essere composti da azioni, da obbligazioni, di varie aree geografiche o settori. Questi ETF inglobano il rischio del prodotto da cui sono composti. Ad esempio, un ETF azionario sarà più rischioso di uno obbligazionario e così via.
  • ETF strutturati. Si tratta sempre di prodotti che replicano un indice ma lo possono replicare in modo più strutturato. Ad esempio a leva, oppure in modalità short. Se prendiamo l’ETF FTSE MIB Short x3 stiamo si investendo sul FTSE MIB (l’indice della borsa italiana) ma guadagniamo x3 se l’indice perde valore e perdiamo x3 se l’indice acquista valore.

Gli ETF strutturati sono sicuramente più rischiosi degli ETF classici e per definizione hanno una natura più speculativa che da investitore. Da principiante ti consiglio assolutamente di concentrarti solo su ETF classici.

L’Euro Stoxx Select Dividend 30 TRN – ETF che abbiamo preso come esempio per questo articolo – è da considerarsi come classico. Non è a leva, non è short e non è gestito con strategie d’investimento particolari.

Tipo di replica

Per capire bene cosa sono gli ETF devi capire anche la modalità di replica del sottostante. Come ti ho già spiegato questi titoli replicano un indice. Ma lo possono fare, sostanzialmente, nei due modi che seguono.

  • Replica fisica. I prodotti basati su questa modalità sono gestiti comprando, appunto, fisicamente i titoli che compongono l’indice benchmark. Il gestore quindi deve solo tenere aggiornato il paniere di titoli. Questi sono depositati presso una banca d’appoggio annullando il rischio emittente (se fallisce il gestore i titoli li ha la banca).
  • Replica sintetica. Questa modalità non prevede l’acquisto dei titoli che compongono il benchmark ma si basa principalmente sulla stipula di contratti di swap con una controparte. Significa che in questo caso il rischio controparte esiste seppure limitato al 10% del portafoglio per controparte. Borsa Italiana offre maggiori dettagli sulle modalità di replica sintetica.

A causa del rischio controparte la replica sintetica è, in generale, più rischiosa di quella fisica. Per questo motivo il mio consiglio ai principianti è quello di scegliere prodotti con replica fisica. L’ETF di cui abbiamo parlato ad inizio articolo (Euro Stoxx Select Dividend 30 TRN) è a replica fisica. Pertanto non è soggetto al rischio controparte.

Rischio cambio

Ultima cosa da sapere su cosa sono gli ETF e i relativi rischi. Il rischio cambio. Se il titolo non è quotato con la valuta con cui investi devi considerare anche questo rischio.

Ad esempio acquisti un ETF quotato in USD ma tu stai investendo in EUR. Quando acquisterai, la tua banca convertirà euro in dollari. Quando venderai da dollari in euro. Avrai già capito che se il dollaro perde valore potresti incorrere in una perdita anche se il tuo titolo si apprezza.

Per gestire questo rischio hai due opportunità.

  1. Accetti il rischio cambio (es. perché credi che la valuta dell’ETF si apprezzerà) ed acquisti in una moneta diversa dalla tua.
  2. Non accetti il rischio cambio e compri quelli che in gergo si chiamano titoli Hedged. Questi titoli ti offrono protezione contro tale rischio e non te ne devi preoccupare.

L’ETF di esempio (Euro Stoxx Select Dividend 30 TRN) è in EUR quindi non ho da preoccuparmi per il rischio di cambio.

Conclusioni su cosa sono gli ETF

Per concludere in merito a cosa sono gli ETF voglio ribadire come questi siano un’opportunità per i piccoli investitori di entrare sui mercati finanziari. Se, ad esempio, sai già come risparmiare soldi ogni mese potresti destinare un po’ dei tuoi risparmi ai mercati finanziari ed acquistare ETF.

Pensa che acquistando un ETF azionario globale ed uno obbligazionario globale potresti investire diversificando per area geografica, per classe e per ente acquistando solo due titoli. Tutto ciò senza mettere a repentaglio tutto il tuo capitale e con l’opzione di riscuotere/reinvestire eventuali cedole/dividendi.

Se vuoi iniziare ad investire in borsa ti consiglio vivamente di approfondire questo argomento. In futuro ho in programma di scrivere un post sull’operatività con gli ETF: dalla scelta ai guadagni.

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