Dove Comprare ETF: Esempio di Operatività

Nella sezione Come Far Fruttare i Soldi ti ho parlato della teoria di base sui prodotti finanziari più comuni: azioni, obbligazioni, ETF e Forex. Oggi voglio mostrarti in dettaglio come ho fatto il mio ultimo investimento sui mercati finanziari. In particolare – visto che ti ho già parlato di cosa sono gli etf – ti parlerò di dove comprare ETF, perché e come ho scelto questo prodotto, come sta andando l’investimento oggi.

L’esempio si riferisce ad una operazione che ho fatto a luglio 2016. Per questo ci tengo a sottolineare subito che questo articolo non è un consiglio / previsione su cosa investire. Piuttosto è un resoconto dei passaggi operativi svolti per farlo. Tieni inoltre conto che non mi affido a nessun consulente e che per i miei investimenti sono abbastanza folle da rientrare a pieno titolo nella categoria del fai da te.

Lo scopo di questo articolo è quindi togliere qualche dubbio a chi “si sente pronto” e magari vuole vedere come hanno ragionato altri, non sa come gestire alcuni passaggi, non sa quali sono i calcoli fiscali da fare, non sa come avviene il pagamento di una cedola in pratica.

Perché ho investito in ETF

Per prima cosa tieni presente che ho parlato di investimento. Non era mia intenzione speculare. Piuttosto volevo spendere per acquistare un titolo da medio-lungo periodo. Inoltre la cifra che avevo a disposizione era molto bassa: 3.000 euro.

Questi soldi non mi sarebbero serviti nel breve periodo. Nel caso in cui li avessi persi tutti non avrei avuto problemi economici di nessun tipo. Infatti nel mio conto di deposito avevo liquidità sufficiente per vivere 6 mesi circa senza un lavoro.

Già con questa premessa era molto chiaro dove potevo andare a curiosare. Ecco perché.

  1. Possibilità di rischiare il 100% del capitale. Poter rischiare il 100% del capitale senza essere in pericolo di “rovinarsi” è uno dei motivi per cui si può pensare di investire sui mercati finanziari. E il fatto di avere un po’ di capitale di sicurezza nei conti di deposito (che rendono poco e niente) mi ha convinto ancora di più.
  2. Orizzonte di medio-lungo periodo. In teoria il mio obiettivo è non toccare più quei soldi. Non voglio fare attività di compravendita (trading) con alta frequenza. Questo esclude il forex trading come possibilità e restringe il mio campo d’azione su obbligazioni, azioni o etf.
  3. Capitale molto basso. Questo significa non poter diversificare. Con 3k non posso comprare decine d’azioni o decine d’obbligazioni corporate o differenti titoli di stato. Questo esclude le obbligazioni e le azioni di singoli enti come assets class e mi “obbliga” a guardare al mercato degli ETF.

Ecco perché ho scelto di orientarmi su questa classe di titoli. Perché mi permette di ambire ad una remunerazione più alta dei conti di deposito (potendo accettare un rischio più alto) e mi permette di investire una cifra bassa rapportata ai mercati finanziari. Ma vediamo ora dove comprare ETF.

Dove comprare ETF: il Broker

Fatti i dovuti ragionamenti arriva il momento di capire dove comprare ETF. Bisogna infatti decidere chi ci farà da tramite con il mercato per eseguire l’ordine. La scelta è tra una banca che funge da broker o un broker “puro”. Per fare tale scelta ho ragionato su due aspetti fondamentali: i costi, l’affidabilità e il servizio.

Partiamo dall’affidabilità. Gran parte delle banche online italiane sono affidabili. Non lo dico solo io ma gran parte dei traders italiani. Investendo con loro sei tutelato dalla Banca d’Italia, c’è un servizio clienti al quale ti puoi rivolgere per contestare eventuali anomalie, hanno sistemi abbastanza rodati.

Parallelamente ci sono anche un paio di brokers “puri” italiani con cui si può investire in tutta tranquillità.

Andando a vedere il servizio invece il campo si restringe notevolmente. Anzi, a mio parere, c’è solo una banca online italiana e un broker italiano il cui servizio è decisamente ottimo. Per servizio intendo la piattaforma con cui si gestisce il portafoglio, da cui si vedono i grafici dei titoli, da cui si leggono news ed analisi.

Concentrandomi su queste due opzione arrivo ai costi. La banca online mi permetteva di operare con commissione fissa in euro tramite conto titoli a canone zero. Il broker mi permetteva invece di acquistare con una commissione in percentuale alla somma investita ma con un costo di apertura conto di circa 150 euro.

A parità di affidabilità e qualità del servizio, il broker sarebbe stato ottimo se avessi operato con molta frequenza (10-15 operazioni all’anno). Ma non è il mio caso. Quindi ho scelto la banca. La commissione totale per aprire e chiudere l’operazione sarà di 28,95 euro pari a circa l’1% del capitale. Per le mie esigenze non ho trovato di meglio.

Non voglio pubblicizzare nomi della banca e del broker. Se ti interessa sapere dove comprare etf scrivimi nei commenti e ti dirò nel dettaglio chi sono privatamente. 😉

Scelta del titolo

Dopo aver scelto dove comprare ETF ho aperto il conto e mi sono concentrato sulla selezione del titolo. Ho considerato molteplici fattori che si possono suddividere tra fattori intrinseci del titolo stesso e tra fattori tecnici.

I primi mi hanno permesso di selezionare una lista di titoli papabili. I secondi mi hanno permesso di fare una scelta nella lista dei papabili. Vediamo nel dettaglio.

Come fare una lista di ETF acquistabili

Per creare una lista di ETF acquistabili bisogna scegliere l’asset class, la geografia, il tipo di replica, la strategia di distribuzione delle cedole/dividendi e la valuta. Ecco come ho ragionato.

  • Asset class. Con i titoli di stato a tassi negativi / bassi non mi conveniva puntare sui governativi. Le stesse obbligazioni corporate – in uno scenario mondiale con inflazione ai minimi – non mi attiravano. Ho quindi scelto il mercato azionario consapevole di assumermi un rischio molto alto.
  • Geografia. Ho detto asset class azionario. In USA la borsa viaggiava ai massimi storici mentre in europa era in corso un trend ribassista a causa del voto su Brexit. Ho scelto l’Europa perché, come ti mostro sotto, i prezzi erano a buon mercato.
  • Tipo di replica. Per limitare i rischi ho scelto titoli a replica fisica. In questo modo mi sarei dovuto preoccupare poco o niente del rischio di fallimento emittente.
  • Dividendi. Ho deciso di puntare su titoli con una politica di distribuzione dei dividendi. Questo, in realtà, è stato un mezzo errore. Su orizzonti di medio-lungo termine è preferibile scegliere una politica di accumulazione dei dividendi per sfruttare l’interesse composto. A maggior ragione se si investono piccole cifre. Ho detto mezzo errore perché ho errato consapevolmente e l’ho fatto perché volevo sperimentare alcune cose sulla riscossione di dividendi.
  • Valuta. Investendo in Europa – meglio dire area euro – la valuta sarà EUR. Non ho avuto quindi da preoccuparmi per eventuale rischio di cambio che comunque non mi sarei voluto assumere.

Come scegliere l’ETF migliore

Come ti ho accennato, dopo un bello screening con i fattori che ti ho elencato sopra, mi sono ritrovato in mano con una lista di 4-5 titoli sui indagare ulteriormente. E l’indagine l’ho fatta tenendo conto dei seguenti fattori.

  • Patrimonio gestito dal fondo. Ho controllato quanti soldi il fondo gestiva. Maggiore è il valore del gestito maggiore è la liquidità del fondo. In altre parole, più persone hanno messo i propri soldi meno problemi ci dovrebbero essere per vendere il titolo un domani.
  • Volume degli scambi. Ho prestato attenzione al volume giornaliero degli scambi per capire se dietro a uno specifico titolo ci fosse mercato. Anche per questo punto maggiore è il volume, maggiore è la liquidità, maggiore è la possibilità di vendere un titolo in futuro qualora mi interessi farlo.
  • Spread bid/ask. Come ulteriore controllo della liquidità ho controllato la differenza tra prezzo bid e prezzo ask. Minore è la differenza e maggiore è la liquidità del titolo.
  • Commissione di gestione. Ho dato un occhio anche a quanto ammontava la commissione di gestione dei titoli. Ok che è inglobata nel prezzo, ok che si tratta di percentuali basse per un investimento a lungo termine ma meno posso “regalare” al gestore meglio è.
  • Media del prezzo. Come ultimo check ho verificato che il prezzo dei titoli fosse “basso”. Il dato che mi ha dato fiducia è che il prezzo era tra i più bassi degli ultimi 2 anni e mezzo. A conferma che l’area euro stesse scontando il momento post Brexit.

Operatività

Scelto dove comprare etf e fatti tutti i ragionamenti “tecnici” del caso ho scelto di investire nell’etf iShares EURO Dividend 30. È un titolo che paga una cedola trimestrale e composto dalle 30 aziende con il miglior dividendo dell’area euro.

Per l’operatività ho proceduto come segue.

In primo luogo sono andato sul conto titoli online ed ho aperto la scheda del titolo. In particolare mi sono accertato che fosse quello quotato sulla borsa di Milano. Lo stesso identico titolo è quotato infatti a Londra, Zurigo ed Amsterdam.

Successivamente ho preso il prezzo di vendita ed ho calcolato quante quote potevo acquistare tenendo conto della commissione. Il prezzo di vendita era di 18,61530 e la commissione di 9,90 euro per l’ordine d’acquisto. Quindi dovevo fare (3.000 – 9,90) / 18,61530 = 160. Potevo quindi acquistare 160 quote del titolo.

Infine ho emesso l’ordine attendendo la conferma che tutto fosse andato a buon fine. In pochi secondi (grazie alla liquidità!) avevo il titolo in portafoglio e i soldi mi sono stati scalati dal conto corrente d’appoggio. Niente di più facile! 🙂

Come sta andando oggi

Al momento di stesura di questo articolo il titolo mi ha reso 9,22 euro in cedole (vv. borsa italiana) al netto della ritenuta fiscale (26%). Decisamente meno di quello che mi aspettassi! Le cedole sono circa il 50% più basse della loro media storica.

Tuttavia il prezzo attuale è di 22,155 euro che corrisponde ad un guadagno netto del 14,24% al netto di commissioni di vendita e della ritenuta fiscale sul capital gain. Sotto il grafico dell’andamento del titolo che puoi vedere aggiornato su Investing.com.

Dove comprare ETF: andamento dell'ETF iShares EUR Dividend 30

Sul tema “dove comprare etf” credo di averti fatto una buona panoramica. Tornerò sicuramente a parlare dei miei investimenti su questi titoli anche perché ne ho in programma uno da fare entro la fine del 2017.

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