Risparmiare con il 730. Cosa ho Fatto nel 2017

La mia esperienza su come risparmiare con il 730 in questo 2017.Circa nove mesi fa ti parlai di come risparmiare tasse con il 730. In quell’articolo riportavo tutti i dettagli, uniti a qualche calcolo, su quanto poteva essere conveniente recarsi ad un CAF o dal commercialista per ottenere detrazioni / deduzioni e riavere indietro qualche soldo. Oggi voglio parlarti in modo approfondito di come mi è andata in questo 2017. A luglio ho presentato la documentazione necessaria e ad agosto, con la busta paga di luglio, ho recuperato qualche soldino. E già so che per il 2018, invece, sarà più difficile risparmiare con il 730 per me.

Oltre a mostrarti i miei conti vorrei anche parlarti di errori ed opportunità che stanno dietro al 730. Infatti in questo 2017 avrei potuto recuperare qualche soldo in più se solo avessi agito, durante l’anno scorso, con un po’ più di precisione. Inoltre sulle modalità di compilazione della dichiarazione ci sono margini per risparmiare ulteriormente.

Ma partiamo dal principio. Ti mostrerò i conti. Ti spiegherò quale CAF ho scelto e come è andata. Metterò a nudo i miei errori e ti approfondirò un paio di aspetti rispetto all’articolo precedente. Buona lettura.

Come capire se si può risparmiare con il 730

Prima di prendere appuntamento per la compilazione della dichiarazione ho voluto fare in anticipo qualche calcolo per capire se mi convenisse fare il 730. Infatti per ottenere un vero e proprio risparmio ci sono da considerare i massimali per ottenere i rimborsi, il costo della compilazione della dichiarazione e l’effettivo rimborso ottenibile in base alle spese sostenute nell’anno precedente.

Ho quindi preso la mia cartellina delle ricevute per fare due calcoli. La mia situazione è stata molto semplice. Avevo solamente spese sostenute per il dentista e uno (!!!) scontrino della farmacia. Il calcolo da fare è stato molto, molto semplice e lo riporto qua sotto.

  1. Sommare l’importo totale di tutte le ricevute / scontrini.
  2. Sottrarre 129,11 che è il massimale minimo per le spese mediche, oltre il quale si ha diritto ai rimborsi.
  3. Calcolare il 19% della cifra rimanente.
  4. Sottrarre il costo del CAF / commercialista da sostenere per fare la dichiarazione.

Con una rappresentazione matematica la formula sarebbe la seguente.

((Totale ricevute - 129,11) * 0,19) - Costo del CAF

Se il risultato è maggiore di zero si ottiene un risparmio. Per contro, se il risultato e minore di zero, non conviene andare a fare il 730. Invece di un risparmio spenderesti dei soldi in più!

Nel mio caso avevo stimato un risparmio al netto delle spese del CAF di circa 68 euro.

Scelta del CAF ed esperienza

I calcoli fatti per risparmiare con il 730 servendosi della filosofia fai da te sono sempre approssimativi. Per questo non rimaneva che scegliere un CAF, andarci, presentare la documentazione ed attendere il conto finale. Così ho fatto.

Per la scelta del CAF non ho fatto indagini particolari. Ho fatto un po’ di ricerche su web di quale fosse quello più vicino a casa / ufficio e li mi sono recato. Per essere precisi – essendo il mio terzo 730 – mi sono recato presso lo stesso degli anni precedenti ed è per questo che i conti presentati sopra sono stati abbastanza esatti.

Circa l’esperienza avuta c’è poco da dire. Mi sono recato all’indirizzo del CAF, ho atteso che fosse il mio turno (c’era una lista ben precisa) e poi sono entrato in un ufficio dove ho consegnato la documentazione ad una impiegata che si è messa fare i conti. Oltre alle ricevute delle spese mediche avevo con me le dichiarazioni dei due anni precedenti.

Tra le varie cose da notare.

  • Ho dovuto firmare una dichiarazione in cui si affermava che, per le spese mediche, non avessi già ottenuto rimborsi attraverso una polizza assicurativa.
  • Mi è stato chiesto a chi volessi destinare l’otto per mille (stato o istituzioni religiose).
  • Ho destinato il cinque per mille ad una associazione sportiva del mio paese d’origine.

Poi mi è stato detto che sarei riuscito a risparmiare con il 730 la cifra di 139 euro. Dulcis in fundo ho pagato il disturbo (70 euro).

Errori che ho commesso

Fino ad ora tutto ok. I conti che avevo fatto ci stavano. Il CAF è stato pagato per fare il suo lavoro e i rimborsi mi sono stati correttamente accreditati sulla busta paga del mese di luglio, ricevuta ad agosto. Tuttavia ci sono almeno un paio di punti che ho considerato “errori” e sui quali ho intenzione di lavorare per il 2018 anche se, probabilmente, risparmiare con il 730 non sarà possibile.

  1. Non ho fatto attenzione alle spese in farmacia. Tra le ricevute per le spese mediche che ho portato in detrazione c’è stato solo uno scontrino di farmacia dell’importo di poco più di 9 euro. In sostanza non ho conservato uno scontrino! Ed è un peccato perché avrei potuto ottenere almeno 50-100 euro di rimborso in più.
  2. Non ho preso in considerazione il 730 pre-compilato. Sono sempre un po’ in difficoltà quando si tratta di compilare modulistica burocratica e complessa come è un modello 730. Sono proprio convinto che sia fatta di proposito per non essere capita. Per questo non ho mai preso in considerazione di farlo in prima persona. Tuttavia sono 70€ in più di rimborsi (il costo del CAF) all’anno.

Facendo una banale stima non commettendo questi due errori avrei potuto avere in tasca circa 100€ in più. Niente di particolare per carità. Ma un attento risparmiatore dovrebbe cogliere anche queste micro opportunità.

730 senza CAF o commercialista

Prima di concludere vorrei riportarti alcune considerazioni circa la possibilità di risparmiare con il 730 senza affidarsi ad un CAF o ad un commercialista. Il processo, più o meno, è il seguente.

  1. Si scarica il modello pre-compilato dal sito dell’agenzia delle entrate.
  2. Lo si integra aggiungendo le spese da portare in detrazione, come ad esempio le spese mediche.
  3. Lo si consegna al datore di lavoro in modo da formalizzare la dichiarazione ed ottenere i rimborsi in busta paga.

Questo processo presenta un paio di insidie che lo rendono tutt’altro che semplice.

In primo luogo bisogna sapere come compilare la dichiarazione. Ci sono un bel po’ di voci da riempire a seconda di che cosa si vuole portare in detrazione. Ma anche compilare la parte relativa al reddito percepito non è così facile come sembra.

Poi ci si assume la responsabilità della dichiarazione. Ciò significa che dichiarando il falso si incorre in sanzioni. Ma, più importante, non c’è differenza tra dichiarare il falso e commettere un errore. In sostanza basta un importo sbagliato per rischiare di dover pagare invece che essere rimborsati.

Questo problema non esiste nel caso in cui sia il CAF (o il commercialista) a compilare la dichiarazione. In quel caso la responsabilità è loro. E questo è il motivo principale per cui preferisco rivolgermi a tali uffici.

Conclusioni

Devo dire che per questo 2017 ho ottenuto un risultato un po’ scarno dal mio 730. Le mie stime erano corrette su quello che poi è stato il risultato effettivo. E questo è sempre positivo quando si fanno delle previsioni sul denaro.

Sono però contento di aver notato quanto sono stato sprecone nell’escludere dai miei archivi le spese sostenute in farmacia. È un qualcosa che non ripeterò nel corso dell’anno perché significa ottenere rimborsi per decine, se non centinaia, di euro all’anno.

Infine credo che dovrò trovare un’alternativa all’attuale CAF a cui mi rivolgo. 70 euro sono una bella cifra viste le dichiarazioni esigue che solitamente presento in termini di rimborsi da ottenere.

Ovviamente ti farò sapere come andrà il prossimo anno.

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