Vendita Opzioni Call Coperte: Analisi della Strategia

Strategia di vendita opzioni call coperte per generare una rendita mensileVoglio parlarti di una strategia che sto studiando e che mi ha colpito / incuriosito decisamente molto: la vendita opzioni call coperte (covered call writing in inglese). Per capire questo articolo dovrai avere ben chiaro che cosa sono le azioni. Altrimenti non riuscirai a capirlo. Inoltre vorrei fare un paio di premesse per farti leggere quello che scrivo con il giusto mood.

Prima premessa. Non ho mai provato questa strategia. L’ho scoperta un annetto fa, l’ho studiata, l’ho compresa e simulata e sono arrivato alla conclusione che al momento non fa per me. Non tanto per una questione di rischi piuttosto per la composizione del mio portafoglio. Approfondirò questo aspetto in dettaglio nel corso dell’articolo.

Seconda premessa. Questo articolo ha un duplice obiettivo. Da un lato mostrarti una delle tecniche con cui si può generare una rendita costante nei mercati finanziari. Dall’altro serve a me per fissare questi concetti per approfondirli e testarli realmente sui mercati quando sarò pronto e ci saranno le condizioni per farlo.

Messi i puntini sulle I mettiti comodo e leggi. Non sarà difficilissimo capire la strategia e sono sicuro che attirerà la tua attenzione e vorrai approfondire.

Cosa sono le opzioni

Prima di entrare nel merito della vendita opzioni call coperte è doveroso spiegarti che cosa sono le opzioni. Questi “strumenti” sono dei semplicissimi contratti che danno il diritto (opzione) a chi li acquista di acquistare un titolo (detto sottostante) a un prezzo stabilito dal contratto entro una data predefinita. I contratti d’opzione hanno un costo (detto premio) che non viene mai restituito, nemmeno se si riscatta il diritto d’acquisto a scadenza. Per sottostante si intende solitamente un’azione.

I contratti d’opzione possono essere di due tipi: CALL e PUT.

Nel primo caso, chi acquista l’opzione CALL ha il diritto di acquistare il sottostante a un dato prezzo e in una data certa. Chi vende l’opzione call ha, viceversa, il diritto di vendere il sottostante ad un determinato prezzo in una determinata data.

Nel secondo, chi acquista l’opzione PUT ha il diritto di vendere il sottostante a un dato prezzo e in una data certa. Per contro, chi vende l’opzione put ha il diritto di acquistare il sottostante ad un determinato prezzo in una determinata data.

In questo articolo mi concentrerò sulle opzioni CALL e in particolare sulla vendita di questo tipo di contratti al fine di generare una rendita costante.

Vendita opzioni call coperte: scenari

Analizziamo la strategia a partire dal suo nome. In primo luogo questa si basa sulla vendita di opzioni call. Significa che stiamo vendendo un contratto che da il diritto all’acquirente di acquistare un titolo sottostante, a un certo prezzo, entro una certa data.

In secondo luogo si tratta di opzioni coperte. Significa che l’operazione è coperta dal possesso del titolo sottostante. Infatti potresti vendere opzioni call allo scoperto, ovvero senza possedere il titolo oggetto del contratto. In quel caso, se il diritto d’acquisto viene riscattato devi acquistare il titolo al prezzo di mercato e rivenderlo al prezzo prefissato. Ma in questa sede non approfondirò la vendita scoperta di opzioni.

Vediamo ora un esempio pratico con due possibili risultati. Compri 100 azioni ENI a 15 euro e su queste decidi di fare una vendita opzioni call coperte con strike a 16,50 euro, del valore di 0,0357 euro per azione, con scadenza tra un mese.

Hai speso 15 × 100 = 1.500 euro per il titolo sottostante. Hai poi venduto un contratto un contratto d’opzione (100 azioni) per un totale di 100 × 0,053 = 5,30 euro. In totale hai quindi impiegato 1.500 – 5,30 = 1.494,70 euro di capitale. Ecco i possibili risultati dell’operazione.

Il prezzo del sottostante è più alto dell’opzione

Tra un mese, allo scadere del contratto, il prezzo delle azioni ENI è maggiore di 16,50 euro. L’acquirente del contratto d’opzione (ovvero a chi hai venduto il contratto) riscatta il suo diritto d’acquisto a 16,50 euro. A quel punto tu dovrai vendere le tue azioni a quel prezzo.

Risultato dell’operazione. Vendi le azioni a 16,50 × 100 = 1.650 euro. Il risultato finale dell’operazione è 1.650 (incasso vendita sottostante) + 5,30 (incasso da contratto) – 1.500 (capitale impiegato) = 155,30 euro.

Più del 10% di guadagno mensile al lordo delle commissioni.

Il prezzo del sottostante è più basso dell’opzione

Tra un mese, allo scadere del contratto, il prezzo di ENI e minore di 16,50 euro. L’acquirente del contratto NON riscatta il diritto di acquistare. Tu non vendi il sottostante e ti tieni quanto incassato dal contratto.

Quindi hai guadagnato 5,30 euro su 1.500 euro investite, pari allo 0,35% mensile. E il prossimo mese potrai ripetere l’operazione e continuare a guadagnare sul contratto d’opzione qualora il prezzo rimanga più basso dello strike price.

Rischi e problemi da affrontare

Per ora sembra tutto facile. E in realtà lo è. Tuttavia ci sono alcuni rischi relativi a questa strategia di vendita opzioni call coperte di cui voglio parlarti. Eccoli in dettaglio.

  1. Il titolo sottostante. Per operare con le opzioni in modo coperto devi possedere il titolo di cui vuoi vendere contratti d’opzione. Significa per te avere in carico tutti i rischi connessi al detenere un portafoglio azionario. Si ho detto portafoglio. Non pensare minimamente di attuare la strategia del covered call writing senza avere almeno 12-15 titoli. Diversificare è infatti l’unico modo che hai per mitigare il rischio del sottostante.
  2. Il prezzo del titolo sottostante. Ammesso che tu abbia 20 azioni in portafoglio, e che siano tutte azioni su cui puoi vendere opzioni, il prezzo dei tuoi titoli gioca un ruolo fondamentale. Finché questo non scende realizzi guadagni. Se però scende sotto il tuo prezzo d’acquisto non puoi più operare in modo sicuro sulle opzioni perché rischi di vendere il titolo ad un prezzo talmente basso da generare una perdita. Questo rischio lo controlli, appunto, non operando con le opzioni e acquistando titoli che distribuiscono dividendi. In questo modo lo tieni in portafoglio e incassi il dividendo aspettando tempi migliori per speculare con i contratti d’opzione.
  3. Prezzo del contratto e commissioni. Stai attento ad operare con importi bassi o un numero d’azioni minimo. Come hai visto sopra, con 1.500 euro di titoli, potresti guadagnare solo qualche euro al mese dai quali dei sottrarre le commissioni di compravendita del sottostante e di compravendita dei contratti d’opzione. Non un grande affare!

Arrivato a questo punto avrai capito a grandi linee come funziona la strategia e quali sono i rischi principali. È arrivato il momento per te di fissare questi concetti, approfondire e magari fare qualche simulazione.

Conclusioni: un piano di azione

Ora hai tutti gli elementi necessari per attuare questa strategia. Ma prima di festeggiare ai tuoi futuri guadagni leggi attentamente il piano d’azione che ti propongo sotto per evitare di fare il passo più lungo della gamba.

  1. Costruisci un capitale da investire in azioni. Per darti una dimensione … finché non hai 50.000 euro da spendere sui mercati finanziari lascia perdere la strategia di vendita opzioni call coperte.
  2. Nel mentre costruisci il tuo capitale, studia e fai simulazioni della strategia: costruisci il tuo portafoglio di titoli, prova a vendere opzioni, segui il mercato e calcola quanto guadagneresti a fine mese.
  3. Costruito il capitale, fai le operazioni necessarie per costruire il tuo portafoglio nei mercati reali.
  4. Solo a questo punto inizia ad attuare la strategia.

Se può essere d’aiuto per non demoralizzarti io sto ancora lavorando al punto 1 e 2 . Questo è il motivo per cui non ho mai attuato questa strategia nel mercati dal vivo. Magari in futuri articoli ti riporterò una simulazione completa della strategia.

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