Scegliere il Conto Deposito: Strategia dalla A alla Z

Un metodo per scegliere il conto depositoHo già parlato più di una volta su RisparmiAbili dei conti di deposito. Sono lo strumento basilare, dopo il conto corrente, per gestire i propri risparmi. Qui ti parlerò di che cosa devi fare per scegliere il conto deposito adatto alle tue esigenze. Ho suddiviso l’articolo in step per darti una traccia di cosa fare passo passo. Se ancora non l’hai fatto ti consiglio di leggere il mio precedente post su cosa è un conto deposito, fondamentale alla comprensione di quanto ho scritto sotto. Letto quello sei pronto per iniziare.

Chiariamo subito una cosa. Se vuoi iniziare a risparmiare o se hai un piccolo capitale puoi servirti dei conti di deposito per ottenere una piccola rendita. Per essere precisi, con l’inflazione in crescita e i tassi di interesse bassi, non guadagnerai proprio niente di questi tempi a meno che tu non decida di vincolare per un anno o più i tuoi risparmi. Ma limitare l’erosione del potere d’acquisto è già qualcosa se sei agli inizi.

Detto questo eccoti, passo dopo passo, cosa dovresti fare per scegliere il conto deposito migliore per te. Quanto riportato è frutto di ciò che ho imparato sul campo. A distanza di anni ancora non ho fatto danni per cui mi sento tranquillo a parlarti di come ho agito. 😉

1. Quando scegliere il conto deposito

Il conto di deposito è un luogo dove puoi versare i tuoi risparmi. Dal momento quindi che hai intenzione di risparmiare una parte delle tue entrate potresti aver bisogno di questo tipo di conto.

Le situazioni classiche in cui si potrebbe optare per un deposito sono:

  • vuoi iniziare a risparmiare ogni mese e non sai dove tenere i tuoi risparmi per evitare di spenderli;
  • hai accumulato una piccola somma e stai pensando di ottenere una rendita tramite essa;
  • hai ottenuto un’entrata straordinaria (bonus lavorativo, piccola eredità) e vuoi tenerla al sicuro da qualche parte.

In generale tutte le situazioni in cui hai dei soldi che non vuoi spendere sono valide per aprire un conto deposito. In particolare, per piccole somme, il deposito libero può essere una soluzione migliore al conto corrente. Per somme un po’ più sostanziose il deposito vincolato può essere preso in considerazione.

Personalmente, prima di iniziare il mio viaggio da risparmiatore, tenevo quel poco che mi avanzava in conto corrente. Poi ho scoperto i conti di deposito e ho iniziato a versarci tutto quello che non ho pianificato di spendere.

2. Dove trovare una lista tra cui scegliere

Se sei arrivato a leggere fino qua probabilmente sei in fase di valutazione. Per tua fortuna ci sono dei siti e delle risorse che ti possono aiutare a scegliere il conto deposito. In particolare mi sento di consigliartene un paio.

  • Il sito Confronta Conti nella sezione conti di deposito. Inserisci quanto vuoi depositare e la durata del deposito (consiglio di inserire a titolo esemplificativo 12 mesi). Ti viene data una lista di conti deposito sottoscrivibili e le relative condizioni. Questo sito è utile per capire anche a che livello sono i tassi di rendimento dei depositi visto che non esiste un parametro di riferimento ufficiale e ogni istituto fa quello che vuole.
  • Il forum di Finanzaonline.com nel thread relativo ai conti deposito. È una lista ben aggiornata con i migliori conti deposito in circolazione. Per certi versi anche migliore di quanto disponibile su Confronta Conti. La lista è nel primo post ed è ordinata per tasso rendimento, dal più alto al più basso.

Dopo aver consultato entrambe le risorse dovresti avere una lista di conti deposito papabili ed adatti alle tue esigenze. Ma nel caso non sapessi come scegliere leggi bene il paragrafo successivo. 😛

3. Come scegliere il conto deposito più vantaggioso

Scegliere il conto deposito più vantaggioso non è così difficile. Prima di tutto devi decidere se ti puoi permettere di vincolare i risparmi o se è meglio tenerli in un deposito libero. Poi ti devi fare due calcoli tenendo conto il tasso di rendimento annuo, la ritenuta d’acconto sulle rendite finanziarie e l’imposta di bollo.

Per quanto riguarda vincolo / no vincolo devi analizzare un po’ quanti risparmi hai. Finché non hai 5.000 euro o più ti sconsiglio di prendere in considerazione di vincolare denaro. E quando li avrai ti consiglio di vincolarne, eventualmente, solo una parte e per un breve periodo. Potresti a quel punto pensare di adottare la strategia della rendita mensile.

Prima di allora scegli un conto deposito libero per fare pratica con il risparmio ed evitare di ritrovarti con soldi che però non puoi spendere in caso di bisogno.

Formula

Per quanto riguarda invece la rendita netta che andrai ad ottenere ti propongo una formula (sotto le spiegazioni).

  1. Calcolare il tasso di rendimento al netto della ritenuta:
    Trn = (Rl × (1-Ra) × 100)
  2. Calcola l’importo dovuto come imposta di bollo:
    Ib = C × B ÷ 100
  3. Calcola il rendimento netto:
    Rn = C × Trn - Ib
  • Trn sta per tasso di rendimento netto ovvero il tasso che ti propone la banca al netto della ritenuta d’acconto dovuta e automaticamente sottratta dalla banca (in percentuale).
  • Ib sta per imposta di bollo ovvero l’imposta che devi pagare alla banca per il capitale che depositi (in euro).
  • Rn sta per rendimento netto (in euro).
  • C è il capitale investito
  • Ra è la ritenuta d’acconto sulle rendite finanziarie pari al 26% al momento della stesura di questo articolo
  • B è l’imposta di bollo che sui depositi è al momento pari allo 0,20% del capitale investito

Applicando la formula alle offerte di tuo interesse potrai capire l’effettivo rendimento che avrai investendo i tuoi soldi da una parte piuttosto che da un’altra. Più è alto il numero che otterrai, maggiore sarà il rendimento. Ma attenzione! Leggi bene il prossimo paragrafo.

4. Verificare le condizioni della banca

In finanza, generalmente, maggiori sono i tassi di rendimento promessi e maggiori sono i rischi. Questa regola trova un buon riscontro quando si parla di conti deposito. Ecco perché non è automatico che tu debba scegliere il conto deposito con il tasso di rendimento netto più alto.

Principalmente gli istituti che offrono un tasso maggiore lo fanno perché hanno maggiori difficoltà, rispetto ad altri, ad ottenere liquidità. E questo accade solitamente per due motivi.

  1. Marketing. Banche più piccole possono offrire tassi più vantaggiosi per acquisire nuovi clienti o “rubarne” ai concorrenti più grossi. Qui trovi i conti di deposito che potresti prendere in considerazione.
  2. Minore affidabilità. Banche in crisi o con problemi abbastanza noti offrono tassi migliori per continuare ad acquisire clienti o per non perderne a causa della loro minore affidabilità. In queste dovresti evitare di depositare i tuoi risparmi.

Per mitigare un po’ più i rischi, in entrambi i casi, cerca il nome della banca su Google News e sul Forum di Finanzaonline.com. Se un istituto pubblicamente non naviga in buone acque in questo modo lo saprai.

Infine orientati SEMPRE su istituti che aderiscono al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Trovi questa informazione nel contratto o nel documento di sintesi del conto.

Conclusioni

Se sei arrivato alla fine di questo articolo hai decisamente tutto quello che ti serve per scegliere un conto deposito con più consapevolezza della media degli italiani. Per fare un riepilogo eccoti riassunti tutti gli step da seguire.

  1. Controlla le entrate/uscite e decidi se hai bisogno di un conto deposito.
  2. Cerca online (vv. sopra per i link) per farti una lista di offerte papabili su cui indagare ulteriormente.
  3. Calcola il tasso di rendimento netto delle varie offerte che hai trovato per capire quanto effettivamente ti renderebbe investire in quei conti deposito.
  4. Fai le opportune verifiche per capire se l’istituto a cui affideresti i tuoi risparmi naviga in buone acque, se è piccolo e sta facendo marketing o comunque perché ti offre un rendimento maggiore di altri.
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