Strategia Value Investing sul Mercato Azionario

Caratteristiche della strategia value investing.In questo articolo voglio farti conoscere, se non è già nel tuo bagaglio, una strategia di investimento molto famosa e a quanto pare che funziona molto. Sto parlando della strategia value investing. È una strategia inventata da due professori americani negli anni 20 ma ancora oggi applicata in tutto il mondo con gli opportuni ammodernamenti. Ti avevo già menzionato il value investing nella biografia di Warren Buffett. In questa sede vorrei darti un po’ più di dettagli su questa strategia e approfondirne gli aspetti principali. L’obiettivo è offrirti la teoria affinché tu possa passare alla pratica con un po’ meno difficoltà.

Sono arrivato a questa strategia dopo un bel po’ di studio. Inizialmente mi concentravo su trading, sul Forex, sulla speculazione nuda e cruda. Ovviamente, per un principiante, quello è il modo migliore per perdere soldi. Poi mi è capitato tra le mani il libro The Intelligent Investor in cui i principi del value investing sono spiegati in modo comprensibile e concreto. A quel punto mi si è aperto davvero un mondo ed ho capito quale fosse la strada da seguire.

Non pretendo che questo articolo ti faccia lo stesso effetto. Ma vorrei metterti la pulce nell’orecchio affinché tu approfondisca da solo. Come ti ho sempre detto devi lasciar perdere i soldi facili e veloci. Il value investing è tutt’altro e ti porta a ragionare sul lunghissimo periodo.

Che cosa è il Value Investing

La strategia value investing è una tecnica di investimento le cui basi sono state messe da Benjamin Graham prima e sviluppate da altri grandi investitori dopo, uno tra tutti Warren Buffett.

La strategia è molto semplice. Comprare titoli quando il loro prezzo è basso e rivenderli, il più tardi possibile, quando il loro prezzo è alto. Analizziamo in dettaglio questa frase.

Si possono comprare titoli quando il loro prezzo è basso in varie situazioni. Ad esempio, semplicemente, perché il mercato sta sottovalutando quelle aziende. Oppure in seguito a “scandali” che affliggono il prezzo nel breve periodo ma non pregiudicano l’andamento dell’azienda sul lungo periodo. Ma anche perché a livello macro sono in corso degli storni dei prezzi sui mercati.

Si possono, per contro, vendere titoli quando il loro prezzo è alto quando il mercato è particolarmente euforico, in seguito allo stacco di un dividendo che magari non è in crescita o dopo un particolare rally dei prezzi a livello macro.

Il punto quindi è identificare aziende con un business comprensibile, un marchio forte, guidate da gente onesta e attendere che il prezzo delle azioni sia a sconto. Dai un’occhiata all’articolo su analisi fondamentale e analisi tecnica dove ti mostro in pratica le basi di questo mix.

Strategia Value Investing su azioni

Cercherò di riassumerti ora come applicare la strategia value investing su titoli azionari. Sono stati scritti libri sull’argomento che quindi non può essere esaurito in qualche paragrafo qui su RisparmiAbili. Quelli che ti riporto sotto sono quindi i pilastri su cui la strategia si fonda in modo che tu poi possa approfondire.

Ecco le caratteristiche che dovrebbe avere un titolo azionario da acquistare seguendo i principi della strategia value investing.

Il tipo di azienda

La strategia prevede che tu investa in azioni di aziende con due caratteristiche fondamentali: il loro core business deve essere facilmente comprensibile e il marchio deve essere molto forte sul mercato se non un leader.

Aziende il cui business è difficile da spiegare o aziende con un marchio poco conosciuto sono da scartare senza nemmeno analizzarne i numeri. Alcuni “casi di successo” nel value investing sono stati con nomi tipo: Coca Cola, Gilette, American Express, McDonald. Sono convinto che si tratta di nomi che conosci bene.

I dividendi

Un altro criterio è che l’azienda deve aver corrisposto dividendi ogni anno, regolarmente e possibilmente in crescita da almeno 10 anni. Corrispondere un dividendo crescente significa fare utili ma anche premiare i propri azionisti. È il “premio” che una buona azienda deve dare a chi ci ha investito su.

Ci sono diverse aziende, anche in Italia, che corrispondono dividendi da sempre anche nonostante la grande crisi del 2008. Un po’ meno quelle che hanno un dividendo costantemente in crescita. Per ritornare a uno degli esempi sopra citati, McDonald, ha dividendi costanti e in crescita dal 2001.

I fondamentali

Oltre a scegliere un’azienda con un business avviato, un marchio forte e un andamento dei dividendi costante e in crescita è necessario osservare i cosiddetti fondamentali. Nel caso di una strategia value investing dovrai analizzare gli indici di bilancio per capire la valutazione dell’azienda da parte del mercato e l’efficacia del management.

Puoi effettuare questa analisi, quando muovi i primi passi, servendoti di due indicatori.

  • Dividend Yield. Si calcola come la somma dei dividendi degli ultimi 12 mesi in rapporto al prezzo delle azioni (dividendi ÷ prezzo) e ti da una indicazione in percentuale di quanto renderà il tuo investimento se acquisti azioni a quel prezzo. Comparato con il prezzo dei titoli di stato a 10 anni ti dice anche se il rischio che ti prendi in più (le azioni sono più rischiose dei titoli di stato) è ben compensato.
  • Return on Equity. Si calcola come il rapporto tra reddito netto dell’ultimo esercizio e il capitale proprio dell’azienda (reddito netto ÷ capitale proprio). Se il ROE è maggiore della media del settore si può assumere che il management aziendale stia lavorando meglio della media.

Già solo con questi due numeri uniti ai principi spiegati sopra hai una buona probabilità di fare ottimi investimenti.

Orizzonte temporale

Ultimo ma non meno importante è l’orizzonte temporale del tuo investimento. E per farti capire lo spirito su questo punto enunciato nella strategia value investing voglio riportarti una citazione di Warren Buffett.

L’investimento è come un matrimonio per un cattolico: per la vita.

C’è poco da discutere. L’essenza della strategia è acquistare, al momento opportuno, il titolo che hai identificato e tenerlo per decine e decine d’anni. Nel mentre incassi dividendi e se possibile li re-investi. E così via.

Personaggi legati al Value Investing

Prima di concludere voglio lasciarti una lista degli investitori che hanno fatto la propria fortuna con la strategia value investing. Stranamente sono tra gli investitori più performanti della storia.

  • Benjamin Graham. Professore alla Columbia University di New York, autore del libro The Intelligent Investor, nonché il padre del value investing.
  • David Dodd. Anche lui insegnante alla Columbia e partner di Graham nella stesura del libro Security Analysis in cui la strategia value investing prende una forma un po’ più operativa.
  • Warren Buffett. Allievo di Graham, forse il più grande investitore della storia, e uno degli uomini più ricchi del mondo. Sopra ho linkato l’articolo che ho scritto con la sua biografia.
  • Irving Kahan. Anche lui allievo di Graham ed evangelista del value investing. Affermò di aver raddoppiato il suo capitale durante la grande depressione degli anni 20. È morto nel 2015 all’età di 109 anni ed era l’investitore più ansiano vivente.

Conclusioni

La strategia value investing implica che dovrai studiare i bilanci delle aziende, tenere sotto controllo prezzo e dividendi, essere pronto a cogliere l’attimo e non farti influenzare dagli aspetti psicologici tipici degli investimenti.

In sostanza devi identificare uno o più titoli in base ai parametri che ti ho esposto sopra. Poi devi monitorare e attendere che il prezzo di tale titolo sia sottovalutato rispetto al valore intrinseco dell’azienda. A quel punto effettui l’operazione di acquisto e tieni il titolo per la vita incassando i dividendi. Dividendi che re-investirai in altri titoli dalle stesse caratteristiche.

Mi sento quindi di dire che, più che una strategia di investimento, il value investing è una vera e propria filosofia di vita.

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