Calcolo del Rendimento Netto delle Obbligazioni: Un Esempio

Un esempio di calcolo del rendimento netto delle obbligazioniTi ho già parlato diverse volte di obbligazioni. Cosa sono, che tipologie ce ne sono in giro e anche che piacciono a noi italiani in particolare. Negli ultimi anni si sprecano poi le storie di coloro che ci sono rimasti fregati soprattutto con quelle subordinate bancarie. Ma oggi voglio fare con te un po’ di pratica e parlarti di un argomento non così scontato: il calcolo del rendimento netto delle obbligazioni.

Di solito ti vengono venduti titoli recitando filastrocche tipo: rendimento del 3% annuo con cedola semestrale. La tua mente pensa quindi che spenderai un TOT di soldi e che ogni sei mesi avrai l’1,5% di rendimento dal tuo investimento. Le cose non stanno affatto così. Calcolare il rendimento richiede molta applicazione e conoscenza di concetti finanziari specifici. Sono i tuoi soldi e devi sapere come fare.

In questo articolo provo a spiegarti come si fa a calcolare questo benedetto rendimento. Non ti basterà leggere questo articolo perché dovrai esercitarti. Ma è da qui che puoi partire per imparare. Prerequisito fondamentale è l’aver letto i primi due articoli sulle obbligazioni che ti ho linkato sopra.

Introduzione al calcolo del rendimento netto delle obbligazioni

Prendiamo come esempio l’obbligazione ENEL 24 GMTN 5.25. È una obbligazione corporate senior senza garanzia. Significa che in caso di fallimento di ENEL sarai rimborsato con la liquidazione del patrimonio se avanza qualcosa dai rimborsi di obbligazioni garantite. Questo per dire che, potenzialmente, potresti perdere tutto il capitale.

L’obbligazione è stata emessa il 20/05/2004 e ha come data di scadenza il 20/05/2024. La cedola è annuale e viene pagata il 20 maggio di ogni anno. Ai fini di questo esempio decidiamo di acquistare questo titolo il 10/04/2017. Questa data implica che la data di valuta sia il 13/04/2017 (3gg di borsa dopo l’operazione di acquisto).

Acquisteremo il taglio minimo da 50.000 EUR sul mercato secondario (la borsa). Consideriamo anche una commissione, applicata dalla banca/broker, di 9 euro. Mentre il titolo è quotato a un prezzo lettera di 128,98 euro.

Per fare il calcolo del rendimento netto delle obbligazioni la formula è: (rendimento netto cedole + rimborso capitale nominale a scadenza) – costo dell’investimento lordo.

Calcolo del costo dell’investimento lordo

Prima di capire quanto rende il tuo investimento devi capire quanti soldi ci vogliono per farlo. E ti assicuro che questa è la parte più complessa di tutto il calcolo.

Infatti gli elementi che concorrono a generare il costo sono diversi. In particolare: il prezzo corso secco del titolo, la commissione del broker, il disaggio di emissione e il rateo degli interessi maturati dal titolo fino a quel momento. Ti mostro ora tutti questi elementi uno ad uno prima di metterli insieme.

Prezzo corso secco

Ti ho detto che il prezzo che pagherai per ogni titolo è di 128,98 euro. Tuttavia all’emissione il titolo prezzava 98,586 mentre, a scadenza, riceverai indietro 100. Cosa si può dedurre da queste cifre?

Acquistare il taglio minimo significa che acquisti 50.000 (taglio minimo) ÷ 100 (valore nominale) = 500 obbligazioni. Queste però non valgono 50.000 euro perché tu le stai acquistando a 128,98 euro l’una. Il costo finale al lordo di tutte le spese sarà di 50.000 × 128,98 ÷ 100 =64.490 euro per 500 titoli. Questo numero è noto con il nome di controvalore al lordo delle commissioni.

Inoltre il titolo è stato emesso sotto la pari. Significa che chi lo ha acquistato per primo ha pagato 98,586 per ricevere indietro 100. Ovvero avrebbe ottenuto una plusvalenza sul prezzo. E le plusvalenze sono tassate al 26%. Questa differenza prende il nome di disaggio di emissione e te ne parlerò poco più sotto.

Commissioni

Tenere conto delle commissioni significa, in sostanza, calcolare il controvalore al netto delle commissioni. Il calcolo è molto semplice. Basta sommare il costo della commissione – come ti ho già detto questo è stabilito dal broker – al controvalore lordo.

Nel caso di questo esempio ti ho detto che le commissioni ammontano a 9 euro. Il calcolo da fare è quindi 64.490 + 9 = 64.499 euro. Tutto qua. Sia chiaro che in questo esempio stiamo assumendo che stai acquistando una obbligazione per tenerla fino a scadenza.

In caso contrario dovresti considerare anche una commissione per l’operazione di vendita dell’obbligazione prima della scadenza.

Disaggio di emissione

Come ti ho accennato poco sopra il disaggio di emissione è uno dei costi che concorrono al calcolo del rendimento netto delle obbligazioni. Con questo termine si intende la differenza tra valore nominale del titolo (100) e il prezzo di emissione se inferiore di 100.

Se questa differenza è positiva (prezzo di emissione sotto la pari) abbiamo un valore proporzionale al tempo di possesso dell’obbligazione. Il 26% di questo numero è quanto ti sarà addebitato alla scadenza del titolo o rimborsato dall’acquirente nel caso tu decida di vendere il titolo prima della scadenza.

Riprendendo l’esempio il disaggio ammonta a 100 (valore nominale) – 98,586 (prezzo di emissione) = 1,414. Tuttavia tu stai comprando l’obbligazione dopo un po’ di tempo l’emissione quindi devi pagare, al momento dell’acquisto, solo parte del disaggio.

L’obbligazione è stata emessa il 20/05/2004 e scadrà il 20/05/2024. La differenza tra le due date corrisponde a 7.305 giorni. Nell’esempio ti ho detto che la data di valuta è il 13/04/2017 quindi i giorni di disaggio ammontano a 4.711 (differenza tra il 13 aprile 2017 e il 20 maggio 2004). Il disaggio maturato è di 1,414 × 4708 ÷ 7305 = 0,9113. La ritenuta sul disaggio da “stornare” è quindi di 0,9113 × 26 ÷ 100 = 0,2369.

Per il momento tieni a mente questo valore e passiamo a calcolare il rateo degli interessi maturati sulla cedola.

Rateo interessi maturati

Oltre al disaggio di emissione, quando acquisti un titolo, c’è una quota della cedola maturata e spettante a chi ti vende il titolo. Tu paghi quella quota al momento dell’acquisto ma riscuoterai l’intera cedola quando sarà il momento. Devi quindi tenere in considerazione tali costi al momento dell’acquisto dell’obbligazione.

Il calcolo non è molto complesso. Vediamolo continuando con l’esempio trattato in questo articolo.

L’ultima cedola è stata pagata il 20/05/2016 ovvero 328 giorni prima della data di valuta. La cedola, come ti ho detto, è del 5,25% lordo annuo. Il rateo maturato è quindi 5,25 × 328 ÷ 365 = 4,72. Anche su questa dobbiamo calcolare il 26% di ritenuta da sottrarre al momento dell’acquisto poiché a carico del venditore. 4,72 × 26 ÷ 100 = 1,2272.

Fatti tutti questi calcoli eccome come devi mettere tutto insieme.

Mettere tutto insieme

Per prima cosa determiniamo il prezzo netto, dato dal controvalore netto diviso per il taglio. Nel nostro caso abbiamo 64.499 / 500 = 128,998 euro.

In secondo luogo calcoliamo il rateo netto dato da 4,72 (rateo interessi lordo) – 1,2272 (ritenuta su rateo) – 0,2369 (ritenuta su disaggio) = 3,2559.

A questo punto possiamo calcolare il controvalore effettivo dell’operazione ovvero (128,998 + 3,2559) × 50.000 ÷ 100 = 66.126,95 euro.

Calcolo del rendimento netto delle obbligazioni: le cedole e rimborso capitale

Dopo aver visto come determinare il capitale necessario per l’operazione è il momento di capire quando renderà nettamente l’operazione. La differenza tra rendita e capitale investito è il risultato del calcolo del rendimento netto delle obbligazioni.

Le “entrate” derivanti da un investimento obbligazionario sono due: le cedole e il rimborso del valore nominale. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta.

Rendimento delle cedole

Sempre assumendo che manterrai i titoli fino a scadenza avrai diritto alla riscossione di 8 cedole pari a 5,25% lordo sul valore nominale che in totale ammonta a 50.000 euro. Applicando il 26% di ritenuta sulla cedola (obbligazione corporate) si ottiene un rendimento netto del 3,885% annuo, pari a 50.000 × 3,885 ÷ 100 = 1.942,50 euro. Che moltiplicato per 8 fa 15.540 euro.

Quindi una rendita netta di 15.540 euro dal capitale investito. Mi preme sottolineare che la cedola non si calcola su quanti soldi hai sborsato per l’operazione ma sul valore nominale che, solitamente, per una obbligazione è 100.

Rimborso valore nominale

Il valore nominale, nell’esempio che ti ho proposto, è 50.000 euro. Quindi alla scadenza, oltre alle cedole, ti sarà restituito l’intero valore nominale. A questo punto possiamo tirare la somma finale. 50.000 (valore nominale) + 15.540 (cedole nette fino a scadenza) = 65.540 euro.

Ora, se sei stato attento, avrai già capito che questa operazione ha in realtà un rendimento negativo. Infatti 65.540 (capitale a scadenza)  – 66.126,95 euro (capitale investito) = -586,95 euro di perdita. Risultato: -0,89%.

Conclusioni

Quello che voglio trasmetterti tramite questo articolo è un investimento obbligazionario non è roba da tutti i giorni. Se hai letto attentamente non puoi non aver notato che entrano in gioco una marea di fattori tecnici che vanno conosciuti ed assimilati.

Un piccolo risparmiatore non può pensare di affrontare questo viaggio da solo. Infatti, se vuoi investire in obbligazioni, è molto più semplice puntare su un ETF obbligazionario fregandosene dell’oneroso processo di calcolo del rendimento netto delle obbligazioni. Le obbligazioni nude e crude sono roba da investitori istituzionali.

Non credi? 🙂

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