Lo scopo di RisparmiAbili è quello di mostrare il mio percorso verso l’indipendenza finanziaria. Tuttavia mi sono reso conto di non aver mai riportato alcuna analisi su quanto serve per vivere di rendita alle condizioni attuali di mercato. Prima di tutto vorrei specificare che cosa intendo con indipendenza finanziaria. Con questo termine intendo la possibilità di far fronte alle spese per vivere indispensabili (affitto, mangiare, riscaldarsi, ecc) e accessorie senza la necessità di dover lavorare. Ma come si fa a non aver la necessità di lavorare? Bisogna avere un capitale più o meno sostanzioso e la capacità di far lavorare il capitale al fine di ottenere una rendita passiva. Ovvero denaro contante senza bisogno di impiegare il proprio tempo.
Ti ho già parlato di come costruire un capitale, obiettivo già molto difficile da raggiungere. Ammettiamo che tu (o io) riesca a farcela. Che cosa devi fare con quel capitale per coprire le spese necessarie ad avere una vita normale? E, soprattutto, quanto deve essere sostanzioso tale capitale per poterci generare una rendita sufficiente?
Considera anche che le cifre cambieranno nel tempo in base a vari fattori. Tra questi, su tutti, andamento dei mercati ed inflazione. Voglio quindi mostrarti il ragionamento alla base dell’analisi in modo che tu la possa aggiornare periodicamente.
Definire l’obiettivo di indipendenza finanziaria
Per capire quanto serve per vivere di rendita devi aver ben chiaro qual è lo stile di vita che intendi sostenere. Vuoi che le rendite coprano solo i costi indispensabili per vivere? Aspiri a fare una vita benestante e quindi hai bisogno di coprire anche agi, vizi e vezzi? O, addirittura, vuoi fare una vita in stile milionario senza lavorare? Sono tre scenari radicalmente differenti di intendere l’indipendenza finanziaria.
Infatti, se tu volessi coprire solo le spese indispensabili potrebbero bastarti dalle 600 alle 1.000 euro al mese, nette, di rendita per raggiungere l’obiettivo. Nel secondo caso, magari ce ne vogliono almeno 2.000. Nel terzo caso parliamo di diverse migliaia, se non decine di migliaia, d’euro al mese.
Attività numero 1. Fare una analisi delle spese per capire, almeno su 12 mesi, in media quanto spendi al mese. Capire se devi tagliare / aggiungere qualcosa in base allo stile di vita che intendi adottare. Il risultato sarà la cifra che il tuo capitale dovrà generare mensilmente affinché tu possa essere finanziariamente indipendente.
Analizzare i mercati e fare scelte consapevoli
Secondo step per capire quanto serve per vivere di rendita è rendersi conto di come stanno le cose sui mercati in un preciso momento. Non solo sui mercati, ma anche da un punto di vista macroeconomico. Questo perché, sostanzialmente, devi perseguire due obiettivi. Il primo è quello di proteggerti dall’inflazione. Il secondo è quello di trovare i migliori rendimenti in un ottica di medio-lungo termine.
Infatti, se mentre costruisci un capitale non ha senso investire in un un bond a 10 anni per riscuotere la cedola, tale operazione è molto sensata se devi iniziare ad incassare rendite.
Oppure, se il tuo stile di vita da indipendente finanziario prevede comunque qualche entrata extra – perché magari decidi di lavoricchiare per passione – potresti destinare (e immobilizzare per periodo medio-lungo) parte del tuo capitale su asset più rischiosi come le azioni.
Ecco perché devi fare un po’ di analisi e sapere quanto rendono titoli di stato, obbligazioni, azioni con dividendo. Perché devi sapere a che punto siamo con l’inflazione e avere un piano b qualora questa si muova verso l’alto. Perché se dovesse scoppiare una crisi devi sapere esattamente cosa fare.
Come stanno i mercati oggi
La situazione finanziaria globale attuale non è così negativa per chi intende vivere di rendita. Per chi ha già costruito un capitale e necessita di un flusso fisso di entrate passive il gioco non è così duro. Questo nonostante i rendimenti bassi e l’inflazione che negli ultimi mesi sembra si stia riprendendo.
Al momento della scrittura di questo articolo, i BTP a 30 anni offrono un rendimento di poco più del 3% lordo annuo pari al 2,625% al netto dell’imposta sul capital gain (12,5% sui BTP). Il tasso di inflazione in Italia è pari all’1,20%. Tenendo l’inflazione costante (calcolo un po’ sottostimato su 30 anni) possiamo ipotizzare un rendimento effettivo del 1,425%.
Considerando quindi un capitale interamente allocato su questo titolo possiamo essere abbastanza tranquilli di ottenere un rendimento che va tra il 2% e l’1% circa in base all’inflazione.
Ovviamente queste percentuali variano di mese in mese. Pertanto la propria rendita mensile può variare significativamente nel tempo. Possiamo però stimare che, minimo, un rendimento dell’1,5% netto si possa ottenere senza grossi problemi.
Quanto serve per vivere di rendita: le cifre
Ora che dovresti aver chiaro qual è lo stile di vita che vuoi sostenere e qual è il rendimento minimo ottenibile senza infognarsi troppo voglio presentarti due calcoli.
Assumiamo che tu voglia uno stile di vita che implichi il minimo delle spese. Diciamo che questo minimo si aggiri intorno ai 1.500 euro il mese. Hai bisogno di un capitale di circa 1.200.000 euro per soddisfare tale fabbisogno alle condizioni di mercato attuali.
Assumiamo che tu voglia uno stile di vita un po’ più brioso che magari richiede 2.500 euro al mese per essere sostenuto. Servono 2.000.000 di euro. E se invece vuoi vivere da milionario? Magari con 100.000 euro al mese da spendere (esagero!)? Ci vogliono circa 80.000.000 di euro. 😀
Attenzione. Tali cifre indicano il capitale necessario per generare tale rendita. Ciò significa che quel capitale sarà immobilizzato per un minimo di 30 anni senza possibilità di poterlo spendere.
E per ottenere rendimenti maggiori?
La risposta alla domanda quanto serve per vivere di rendita non si limita alle cifre appena menzionate. La realtà è che avendo un certo capitale a disposizione si possono differenziare gli investimenti per ottenere qualcosa in più.
La diversificazione e/o quel rendimento in più può essere trovato in altri investimenti. Tra i più diffusi abbiamo:
- obbligazioni corporate con una durata minore (es. a 5 o 10 anni)
- azioni che corrispondono un dividendo
- ETF che corrispondono un dividendo
Tutte queste opzioni potrebbero corrispondere rendimenti che talvolta possono rivelarsi molto più redditizi di un titolo di stato a 30 anni. Questo a dimostrazione che quel 1,5% netto è una soglia minima superabile con un po’ di strategia. Una strategia che, ad esempio, solo con gli ETF è anche non troppo complessa da realizzare.
Probabilmente la soluzione migliore – capitale permettendo – è garantirsi una soglia minima con un titolo di stato e poi far lavorare il capitale su altri assets per incrementare le proprie entrate.
Conclusioni
Prima delle conclusioni un veloce riepilogo sui concetti trattati in merito a quanto serve per vivere di rendita.
Mi sento confidente ad affermare che il minimo per vivere di rendita sia di circa 1.200.000 euro + un cuscinetto di almeno 50.000 euro per le emergenze. Infatti il milione e due rimane “bloccato” a generare la rendita che ti permette di vivere, il resto serve per far fronte ad eventuali imprevisti.
Potendo invece costruire un capitale maggiore si può pensare di mettere in atto alcune strategie per ottenere rendimenti più elevati e quindi puntare ad uno stile di vita un po’ più agiato.
Per concludere voglio dirti la mia. Chi arriva ad avere un capitale di 1.200.000 euro è molto probabile che:
- non abbia alcun problema a vivere di rendita destreggiandosi tra le varie opportunità che i mercati e la finanza offrono;
- riesca a incrementare il proprio capitale ulteriormente viste tali competenze.
Questo … ammesso che il capitale invece che costruito sia ereditato. Sarebbe tutta un’altra storia.